Il cda di Banca Generali il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, confermando i risultati preliminari comunicato lo scorso 10 febbraio. A livello consolidato l’utile netto si è attestato a 274,9 milioni (+1%), mentre su base individuale a 289,2 milioni (+16,4%).
Banca Generali nel corso del 2020 si è allineata alle raccomandazioni espresse dalle Autorità competenti in tema di dividendi alla luce dello straordinario contesto legato allo scoppio della pandemia, cancellando le previste distribuzioni di dividendi.
La banca ribadisce tuttavia l’impegno a perseguire la politica di dividendi comunicata ad
investitori istituzionali e retail in sede di presentazione del piano strategico triennale 2019-21.
L’impegno risulta supportato dall’ulteriore rafforzamento patrimoniale della banca nel corso del 2020, la significativa crescita dei risultati commerciali e economico-finanziari raggiunti.
Il cda ha pertanto deliberato di presentare all’assemblea convocata per il prossimo 22 aprile la proposta di distribuire dividendi cash per 385,6 milioni, pari a 3,30 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge), corrispondenti ad un pay-out del 70,5%, calcolato sugli utili cumulati consolidati degli esercizi 2019 e 2020. Il calcolo tiene conto dell’annullo delle due tranche di dividendi deliberati a valere sull’esercizio 2019 per un importo di 216,2 milioni a seguito delle raccomandazioni della BCE e Banca d’Italia emanate nel corso del 2020.
La distribuzione, se approvata dall’assemblea, avverrà con le seguenti modalità:
- 2,70 euro per azione nella finestra temporale dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021;
- 0,60 euro per azione nella finestra temporale dal 15 gennaio al 31 marzo 2022.
Le suddette distribuzioni sono subordinate alla verifica da parte del cda:
- dell’assenza di limiti e condizioni dettati dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d’Italia che possano confliggere ovvero limitare la distribuzione come sopra determinata e, in ogni caso, in conformità alle disposizioni e agli orientamenti di vigilanza tempo per tempo vigenti;
- al mantenimento di un Total Capital ratio individuale e consolidato superiore ai minimi regolamentari individuati nello Srep, incrementati di un buffer di 1,7% corrispondenti rispettivamente al 9,7% e 13,5 per cento.
Infine, viene conferito al board il potere di verificare l’avveramento delle suddette condizioni, con conseguente pagamento agli azionisti (ove le suddette condizioni si siano
verificate) o riattribuzione dei relativi ammontari a riserva di patrimonio (in caso di mancato verificarsi delle condizioni).
Si segnala infine che il valore aggiunto globale generato nel 2020 a favore degli stakeholder ha raggiunto 1.055,8 milioni (+7,1% rispetto al 2019).