Banche (-0,8%) – Realizzi su UniCredit (-1,5%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,8% e in linea all’analogo indice europeo (-0,8%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,2%) di chiudere in territorio positivo.

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.

In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi dopo avere ricevuto la fiducia del Parlamento.

In questo scenario, nonostante lo spread Btp-Bund rimasto in area 105 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Ftse Mib ritraccia UniCredit (-1,5%), il cui cda ha approvato la lista per il rinnovo del board. Acquisti su Mediobanca (+0,7%), su cui circolano rumor sulle possibili mosse di Francesco Gaetano Caltagirone dopo l’ingresso nel capitale.

Sul Mid Cap vendite su Mps (-0,9%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione, e Creval (-1,1%), con il socio Hosking Partners che ha ribadito che il prezzo dell’Opa non è adeguato.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulle intenzioni di Cassa Centrale Banca.