Il rialzo effettuato nella seduta odierna dalle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore delle costruzioni s’inserisce all’interno di un forte movimento ribassista avviato lo scorso 16 febbraio a partire dal massimo relativo intraday a 1,728 euro. Un movimento che può essere immaginato nell’ambito di un canale discendente di breve periodo che, a sua volta, si posiziona in un quadro grafico ancora positivo in un’ottica di medio termine.
L’eventuale cedimento, confermato in chiusura, di un primo supporto statico posizionato a 1,552 euro potrebbe così implicare una nuova discesa per i corsi delle azioni WeBuild verso il successivo supporto, sempre statico, individuabile a 1,506 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Pietro Salini potrebbero accelerare il downtrend in corso con un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 1,457 euro, al di sotto del quale il successivo target è 1,415 euro.
Un importante segnale di forza per i corsi delle azioni WeBuild, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento della resistenza statica, ma anche dinamica (parete superiore del sopracitato canale ribassista di breve periodo), individuabile a 1,656 euro. In questo caso, il miglioramento del quadro grafico di breve periodo a positivo dal precedente neutrale potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo milanese verso la successiva barriera posizionabile a 1,694 euro, al di sopra della quale i successivi obiettivi rialzisti di breve periodo sono rispettivamente a 1,728 euro, il primo, e a 1,791 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli WeBuild è +35,4% (26,4% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è 1,61 euro, con un potenziale rialzista dello 0,6 per cento. Ricordiamo che il prossimo 19 marzo, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati definitivi del 4° trimestre del 2020 e potrebbe fornire una guidance per l’esercizio in corso.
Quotazione di riferimento: 1,60 euro
+11,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,791 euro;
+8,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,728 euro;
+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,694 euro;
+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,656 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,552 euro;
-5,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,506 euro;
-8,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,457 euro;
-11,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,415 euro.