Banco Desio – Da cessione quota in Cedacri stimato un impatto di 84 pb sul CET1

Gli azionisti di Cedacri – FSI (27,1%), Banca Mediolanum (15,6%), Cassa di Risparmio di Asti (11,1%), Banco di Desio e della Brianza (10,1%), BPER Banca (7,5%), Banca Popolare di Bari (6,6%), Cassa di Risparmio di Bolzano (6,5%), Banca del Piemonte (4,2%), Credito Emiliano (3,9%), Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il Personale della Banca d’Italia (2,0%), Società Reale Mutua di Assicurazioni (1,3%), Banca del Fucino (1,1%), Banca Valsabbina (1,1%), Cassa di Risparmio di Cento (1%), Cassa di Risparmio di Volterra (1%) – hanno firmato un accordo vincolante che prevede la cessione a ION delle rispettive partecipazioni azionarie in Cedacri, il principale operatore italiano nel mercato dell’outsourcing di servizi IT per banche e istituzioni finanziarie.

Il perfezionamento dell’operazione è condizionato all’avverarsi di alcune condizioni sospensive come da prassi ed è pertanto atteso entro il terzo trimestre 2021.

Per quanto riguarda Banco Desio, la cessione della partecipazione genererebbe una plusvalenza rilevata interamente a patrimonio netto. L’effetto complessivo finale atteso sul CET1 è stimato in 42 bpb per il gruppo CRR Brianza Unione e in 84 pb per il gruppo Banco Desio.