La delibera di modifica dell’oggetto sociale di cui all’articolo 2 dello statuto sociale, approvata dall’Assemblea straordinaria degli Azionisti di Snam lo scorso 2 febbraio, ha acquisito piena efficacia.
Dopo l’avveramento della prima condizione sospensiva relativa alla cd. procedura
golden power, si è verificata anche la seconda condizione sospensiva relativa al possibile esborso massimo a carico di Snam sulle azioni oggetto di recesso da parte dei titolari di azioni della società che non hanno concorso all’approvazione della delibera.
Il diritto di recesso è stato validamente esercitato per 11.047.475 azioni, il 0,329% del capitale sociale. Il controvalore complessivo delle azioni oggetto di recesso è di 49.304.880,93 euro sulla base del valore di liquidazione determinato in 4,463 euro per azione.
Si ricorda che, secondo quanto deliberato dall’Assemblea, l’efficacia della delibera era
soggetta alla condizione sospensiva relativa alla circostanza per cui l’importo
eventualmente da pagarsi da parte di Snam agli azionisti che avessero esercitato il
diritto di recesso per il rimborso delle azioni recedute – che non fossero state
acquistate da soci, titolari di obbligazioni convertibili e terzi nell’ambito della
procedura di liquidazione delle medesime – non eccedesse complessivamente euro
150 milioni.
Le azioni recedute verranno offerte in opzione agli azionisti di Snam che non abbiano esercitato, in tutto o in parte, il diritto di recesso, in proporzione al numero di azioni detenute, e ai titolari delle obbligazioni convertibili emesse da Snam.
Il periodo di offerta in opzione decorrerà dall’8 marzo al 7 aprile 2021 incluso.
