All’interno di un canale discendente avviato lo scorso 4 gennaio, i forti rialzi delle ultime due sedute hanno allontanato le quotazioni dei titoli del gruppo automobilistico di lusso dal supporto statico e dinamico posto a 154,40 euro, ma non hanno ancora consentito alle stesse di ritornare sopra la media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 164,53 euro.
Il mancato superamento di questa resistenza dinamica potrebbe così favorire un nuovo incremento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Ferrari con possibile rapida discesa fino al primo supporto statico posizionato a 158,30 euro. L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe poi implicare per le quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello un nuovo test al sopracitato supporto statico a 154,40 euro. In caso di esito negativo, i corsi delle azioni Ferrari potrebbero poi accelerare verso due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 150,50 euro, il primo, e a 145,40 euro, il secondo.
L’attuale rimbalzo delle quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da John Elkann, al contrario, potrebbe rafforzarsi con il deciso superamento della resistenza statica, ma anche dinamica (media mobile a 200 sedute), posizionata 165 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Ferrari potrebbero allungare verso la resistenza statica e dinamica individuabile a 170,25 euro, al di sopra della quale si potrebbe ipotizzare un allungo verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 174,75 euro, con successivo target a 180,65 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Ferrari è -13,6% (+27,6% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 22 analisti rilevati da Bloomberg è 186,53 euro, con un potenziale rialzista del 14,5 per cento.
Prezzo di chiusura: 162,90 euro
+10,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 180,65 euro;
+7,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 174,75 euro;
+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 170,25 euro;
+1,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 165,00 euro;
-2,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 158,30 euro;
-5,2 % è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 154,40 euro;
-7,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 150,50 euro;
-11,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 144,40 euro.