Nel 2020, Prima Industrie ha realizzato ricavi per 332,9 milioni, in diminuzione del 22,1% rispetto al 2019. I ricavi derivanti dall’area EMEA hanno risentito maggiormente della crisi pandemica, con una diminuzione del 27,8%, seguita dall’area APAC (-22,8%) e Americas (-8,1%).
L’Ebitda è pari a 27,2 milioni (8,2% dei ricavi), in calo rispetto ai 38,4 milioni del 2019. La divisione Prima Electro, che pesa circa il 12,5% sui ricavi, ha subito un netto deterioramento del suo Ebitda margin (-420 bp). L’Ebitda adjusted risulta pari a 28,4 milioni (8,5% dei ricavi). In particolare, l’ultimo trimestre 2020 ha evidenziato un Ebitda adj 10,3 milioni (10,4% del fatturato).
L’Ebit risulta negativo per 5,2 milioni rispetto ai +14,4 milioni del 2019. Dato influenzato negativamente da ammortamenti immateriali (10,7 milioni), materiali (11,3 milioni) ed impairment su alcuni costi di sviluppo capitalizzati della divisione Prima Electro – Bu Laser (10,5 milioni). Escludendo l’impairment come posta straordinaria, l’Ebit adjusted risulta positivo per 6,5 milioni.
Il risultato netto è negativo per 7,4 milioni contro il dato positivo del 2019 (8,8 milioni). Il dato adj risulta positivo per 4,3 milioni.
Dal lato patrimoniale, ’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 risulta pari a 96,3 milioni, in miglioramento rispetto ai 107,3 milioni del 2019.
Nel corso dell’esercizio l’acquisizione ordini (inclusiva dell’after-sale service) è stata pari 323,1 milioni, in diminuzione del 21,3% rispetto al 2019. In particolare, nel quarto trimestre 2020 il dato si è attestato a 102,7 milioni. Il portafoglio ordini consolidato (non inclusivo dell’after-sale service) ammonta a 124,7 milioni, in diminuzione rispetto ai 142,3 milioni del 2019.