Datalogic ha chiuso il 2020 con ricavi a 479,8 milioni, in flessione del 18,1% rispetto al 2019 principalmente a causa della contrazione della domanda causata dalla diffusione del Covid-19.
Dal lato geografico, in Italia i ricavi sono diminuiti del 9,3% a 44,7 milioni (pari al 9,3% del fatturato complessivo), nell’area EMEAI sono scesi del 18,3% a 210,1 milioni, nelle Americhe si sono contratti del 26% a 151,1 milioni, mentre nell’APAC sono aumentati del 9,8% a 73,8 milioni.
A livello di suddivisione dei ricavi per divisione, la Divisione Datalogic ha consuntivato vendite per 464,6 milioni (-18,2% rispetto al 2019; -17,2% a cambi costanti). L’Adjusted Ebitda della divisione è pari a 57,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 12,4% (15,9% nel 2019).
La Divisione Informatics invece ha conseguito un fatturato di 16,4 milioni, in calo del 12,3% rispetto al 2019. L’Adjusted Ebitda scende del 40% a 0,9 milioni a seguito della contrazione dei volumi che ha colpito il mercato statunitense.
L’Ebitda Adjusted del gruppo diminuisce del 36,7% a 58,3 milioni. L’Adjusted Ebitda margin scende al 12,2% dal 15,7%, un andamento che riflette da un lato la contrazione dei volumi e gli effetti prezzo conseguenti allo scenario Covid-19, dall’altro i benefici delle efficienze sui costi di struttura che hanno consentito di proteggere la marginalità.
L’utile netto si fissa a 13,9 milioni, in calo del 72% circa rispetto al 2019, un andamento che sconta tra l’altro oneri finanziari netti per 6,4 milioni, aumentati di 4,1 milioni soprattutto in relazione all’andamento sfavorevole delle differenze cambio negative nel primo trimestre al picco della pandemia (4,9 milioni).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 è positiva per 8,2 milioni, in calo rispetto ai 13,4 milioni a fine anno 2019.
Il Cda proporrà all’assemblea del prossimo 29 aprile la distribuzione di un dividendo ordinario 0,17 euro per azione, per complessivo 9.935.903 di euro, con stacco cedola il 24 maggio 2021 e pagamento a partire dal 26 maggio.
Per il 2021 Datalogic, pur perdurando elevati gradi di incertezza determinati dal persistere dell’emergenza sanitaria e dallo shortage di alcuni componenti nel breve termine, prevede una progressiva ripresa del fatturato e un miglioramento dei livelli di marginalità rispetto all’esercizio 2020.