Digital Bros – Conti in crescita nel 1H 2020-21 grazie alle vendite digitali

Nel primo semestre dell’esercizio 2020-2021 Digital Bros ha realizzato ricavi lordi consolidati pari a 82,4 milioni, in aumento del 21,4% rispetto al 31 dicembre 2019.

La crescita dei ricavi netti (80,9 milioni) è stata anche più consistente e pari al 29,5% come effetto dell’aumento percentuale delle vendite digitali rispetto alle vendite sul canale tradizionale retail. I ricavi digitali, infatti, non presentano le rettifiche ricavi che sono invece una componente tipica delle vendite retail.

In linea con quanto già realizzato nella seconda parte del passato esercizio, i ricavi digitali nel semestre sono stati prossimi all’85% del totale rispetto al 48% realizzato nel primo semestre del passato esercizio. Conseguentemente il Gruppo non ha risentito di particolari limitazioni legate alla chiusura dei punti vendita per effetto della diffusione della pandemia da COVID19. I ricavi sono stati conseguiti per il 96% sui mercati internazionali.

Il settore operativo Premium Games rappresenta il 91% dei ricavi lordi consolidati ed ha realizzato una crescita del 28,8% a 74,7 milioni, in particolare grazie ai risultati di vendita del videogioco Death Stranding, alla versione Steam del videogioco Control, al videogioco Ghostrunner, ma anche al continuo successo di Assetto Corsa e di PAYDAY2. In crescita del 16,3% anche i ricavi derivanti da altri prodotti che rappresentano i flussi di ricavi di prodotti lanciati in esercizi precedenti.

Il settore operativo Free-to-Play mostra un incremento del 34,3% a 4,5 milioni, mentre il fatturato generato dalla unit Distribuzione Italia è diminuito del 52,6% a 2,9 milioni.

L’Ebitda, pari al 43,2% dei ricavi consolidati lordi, è più che triplicato rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, fissandosi a 35,6 milioni, mentre l’Ebit è quasi quintuplicato a 20 milioni. Le vendite digitali presentano infatti migliori tassi percentuali di redditività per effetto dell’accorciamento della catena distributiva, minore complessità operativa e migliori condizioni di pagamento da parte dei clienti.

L’utile netto si attesta a 15,9 milioni, rispetto ai 1,9 milioni nel periodo di confronto.

La posizione finanziaria netta è positiva per 14,4 milioni (20 milioni al netto dell’effetto IFRS 16) in miglioramento di 11,8 milioni rispetto al 30 giugno 2020.