Leonardo ha chiuso il 2020 con risultati sostanzialmente in linea alla guidance, con il business militare e governativo che ha compensato le difficoltà del settore aeronautico civile a causa della pandemia di Covid 19.
Gli ordini sono risultati pari a 13.754 milioni, contenendo il calo rispetto al 2019 al 2,5% grazie a importanti ordinativi in ambito militare/governativo dai clienti domestici che hanno mitigato gli effetti della riduzione della domanda nel mercato aeronautico civile e dei ritardi nella finalizzazione di campagne export a seguito delle restrizioni nell’azione commerciale indotte dalla pandemia.
Il portafoglio ordini risulta pari a 35.516 milioni, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni.
I ricavi sono diminuiti del 2,7% a 13.410 milioni, con la riduzione dei volumi produttivi sui programmi aeronautici civili compensata dalla crescita associata al ramp-up delle produzioni su taluni contratti militari (in particolare EFA Kuwait).
L’Ebita ha registrato un calo del 25% a 938 milioni con una marginalità al 7% (-210 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 55,2% a 517 milioni con un’incidenza sul fatturato al 3,9% (-450 punti base).
La riduzione dell’Ebit è dovuta, oltre al decremento dell’Ebita, alle svalutazioni one-off per 248 milioni di asset materiali e immateriali in ambito Aeronautico civile quale riflesso delle prospettive sui minori rate produttivi imposti da taluni client e a costi straordinari per 55 milioni legati alla gestione della pandemia.
L’esercizio si è chiuso con un risultato netto ordinario in calo del 66,6% a 241 milioni, risentendo del peggioramento dell’Ebita e al netto del beneficio fiscale associato alla rilevazione di proventi fiscali derivanti dai precedenti esercizi e del minore impatto degli oneri finanziari. L’utile netto è pari a 243 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 3.318 milioni rispetto ai 2.847 milioni al 31 dicembre 2019. Il free operating cash flow è positivo per 40 milioni (241 milioni), risentendo degli effetti della situazione pandemica ma beneficiando della generazione di cassa record nel quarto trimestre pari a 2.636 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, sulla base di un atteso miglioramento della situazione sanitaria globale, con conseguente progressiva normalizzazione delle condizioni operative e di mercato, per il 2021 Leonardo prevede nuovi ordinativi per circa 14 miliardi, rispetto ai 13,9 miliardi stimati dal consensus.
I ricavi sono stimati a 13,8-14,3 miliardi (14 miliardi il consensus), in crescita rispetto al 2020 grazie all’apporto dei nuovi ordinativi e allo sviluppo di attività a portafoglio su programmi militari/governativi, in particolare EFA Kuwait.
Previsto un aumento della redditività con Ebita a 1.075-1.125 milioni (1.098 milioni il consensus) e un FOCF di circa 100 milioni per effetto di una solida performance da parte delle principali divisioni, di significativi assorbimenti di cassa da parte delle Aerostrutture per circa 350-400 milioni e della progressiva “normalizzazione” dei livelli di investimenti netti e delle spese operative rispetto alle misure straordinarie messe in atto nel 2020.
Infine, l’indebitamento finanziario netto è atteso a 3,2 miliardi, assumendo nessun pagamento del dividendo per l’esercizio 2020 e in assenza di operazioni straordinarie.