Mercati – Milano chiude in rialzo (+0,5%) con l’Europa, avanza Wall Street dopo dati sull’inflazione

Finale perlopiù positivo per le borse del Vecchio Continente, in linea con l’andamento dei listini americani nelle prime ore di contrattazioni.

A Milano il Ftse Mib termina in progresso dello 0,5% in area 23.925 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra resta poco mosso (-0,1%). Oltreoceano rallenta il Nasdaq (+0,3%) dopo una partenza con guadagni oltre l’1%. Si mantengono positivi Dow Jones (+1,2%) e S&P500 (+0,7%).

I dati sui prezzi al consumo Usa hanno evidenziato un incremento mensile dello 0,4% e annuo dell’1,7%, mentre l’indice core è rimasto sostanzialmente invariato (+0,1%) rispetto a gennaio e cresciuto dell’1,3% rispetto a febbraio 2020. Dati, questi ultimi, leggermente inferiori alle attese, che hanno attenuato i timori legati ad una possibile accelerazione dell’inflazione in concomitanza con la ripresa.

Sui mercati prevale dunque l’ottimismo per un rapido recupero dell’economia, con acquisti soprattutto sui settori più ciclici, grazie anche alla prospettiva di nuovi stimoli e al proseguimento delle campagne di vaccinazione.

Gli operatori continuano comunque a monitorare i rendimenti obbligazionari, con focus sulle aste di Treasury statunitensi a 10 e 30 anni, mentre il Congresso Usa si prepara a dare il via libera definitivo al piano da 1.900 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden.

Nel Vecchio Continente cresce l’attesa per la riunione di domani della Bce, che dovrà stabilire se incrementare il ritmo degli acquisti di titoli. Sempre domani, l’Ema dovrebbe approvare il vaccino di Johnson & Johnson.

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,19 mentre il cambio tra biglietto verde si attesta a 108,6.

Tra le materie prime arretrano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 67,3 dollari e il Wti (-0,4%) a 63,7 dollari, dopo l’aumento delle scorte statunitensi evidenziato dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 98 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%. In mattinata l’asta dei Bot annuali ha assegnato titoli per sei miliardi con rendimento sempre negativo ma in salita (-0,421%).

Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta al Ftse Mib Leonardo (+5,6%) all’indomani dei risultati del 2020. In rialzo anche Telecom Italia (+4,8%), su cui BofA ha alzato il target price da 0,85 a 0,92 euro e Interpump (+3,5%). In rosso invece Prysmian (-3,7%) dopo i conti e Stm (-2,5%), che torna negativa dopo due sedute in rimonta.