Gran recupero dell’indice tecnologico che realizza la miglior seduta da novembre, guadagnando il 3,7% e rimbalzando violentemente sulla media mobile a 100 giorni.
Più contenuto, invece, l’incremento del Russell 2000 (+1,9%) e dello S&P500 (+1,4%). Chiude invece quasi “flat” il Dow Jones (+0,1%), il quale nelle ultime ore di contrattazione brucia un rialzo di oltre un punto percentuale che l’avrebbe fatto chiudere al nuovo massimo storico.
VIX in ribasso di circa il cinque per cento a quota 24 punti.
Seduta euforica per gran parte dei titoli tecnologici con Tesla che guadagna quasi il 20% dopo una discesa del 35% da inizio febbraio. Avanzano del quattro per cento: Apple, Facebook, Microsoft e Nvidia, mentre Amazon (+2%) ritorna al di sopra della soglia psicologica dei 3.000 dollari.
Il forte rimbalzo di ieri è stato alimentato anche dalla discesa dei rendimenti obbligazionari con il Tbond che cede cinque punti base al 1,54%.
Giornata di recupero per i metalli preziosi con l’oro (+1,7%) che ritorna al di sopra dei 1.700 dollari l’oncia e l’argento (+2,5%) dei $26.
Seconda seduta consecutiva di discesa per il petrolio che perde quasi il due per cento e scivola a 64 dollari al barile. Stessa sorte anche per il rame.
Sul mercato valutario il dollaro rallenta la sua corsa di rafforzamento e chiude a 1,19 nei confronti della moneta unica.
