Snam ha siglato con SIAD un accordo quadro per avviare una collaborazione tecnologica nel settore della liquefazione small-scale e mid-scale, con l’obiettivo di favorire la diffusione di GNL e Bio-GNL come carburanti alternativi per la mobilità sostenibile e per altri usi finali.
SIAD è un gruppo chimico attivo nella produzione e fornitura di gas industriali e nei settori Engineering, Healthcare, LPG e Natural Gas.
L’accordo mira a realizzare su scala globale, per conto di committenti terzi, impianti di piccola e media taglia per la liquefazione di gas naturale e biometano.
Tali impianti si propongono come soluzione ideale per abilitare la transizione energetica sui mercati globali, anche grazie alla competitività di prezzo. I risparmi rispetto a una soluzione tradizionale possono infatti arrivare fino al 30% del costo dell’impianto.
Nell’ambito della collaborazione, sarà avviato nel corso del 2021 un progetto in Campania, dalla capacità di 50 ktpa (piccola taglia), che ha già ottenuto un finanziamento europeo.
L’impianto sarà gestito da Snam e garantirà la sicurezza delle forniture di GNL e Bio-GNL anche alle altre regioni del Sud Italia, accorciando la filiera tra approvvigionamento e utenti finali e servendo un mercato in rapido sviluppo.
Grazie alla loro versatilità, gli impianti di liquefazione, oltre ad alimentare la mobilità sostenibile, saranno funzionali anche ad altri utilizzi, quali la conversione della produzione di energia elettrica dal diesel al gas naturale e alcuni processi industriali energy-intensive.
“Con questo accordo, Snam fa il proprio ingresso nelle infrastrutture per la liquefazione, un settore che sarà determinante per abilitare la mobilità sostenibile su gomma, su rotaia e potenzialmente via mare, oltre che per decarbonizzare altri usi energetici”, ha commentato Marco Alverà, Ad di Snam. “Il GNL, soprattutto nella sua versione ‘bio’, consente infatti di abbattere sia le emissioni inquinanti sia quelle di CO2, contribuendo in modo decisivo alla qualità dell’aria e alla lotta al cambiamento climatico, e di dare impulso all’economia circolare, ottimizzando la gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti agricoli e agroalimentari. Grazie a questa collaborazione con SIAD metteremo a disposizione sia dell’Italia sia di altri Paesi una soluzione innovativa per la transizione energetica”.