Nel 2020 il gruppo Diasorin ha realizzato ricavi pari a 881,3 milioni, in aumento del 24,8% (+27% a cambi costanti) su base annua.
La crescita è stata guidata dalle vendite dei test per il SARS-CoV-2, pari a 266,1 milioni (in particolare negli Stati Uniti, Canada ed Europa) e dal progressivo recupero del business ex-COVID che, dopo una flessione nel secondo trimestre dell’anno (-33,5% a cambi costanti), ha chiuso il quarto trimestre praticamente in pari con il 2019 (-2,7% a cambi costanti).
L’Ebitda si è attestato a 385,3 milioni (+39,2%; +41,7% a cambi costanti) mentre l’Ebit è stato pari a 324,2 milioni (+48,8%).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 248,3 milioni (+41,3%).
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta è stata positiva per 305,3 milioni,
in aumento di 132,5 milioni rispetto a fine 2019.
Per il primo semestre 2021 il management prevede, a tassi di cambio e perimetro costanti, rispetto ai primi sei mesi del 2020, ricavi in crescita del 40% ed un Ebitda margin al 45%.
Tuttavia la società segnala che, considerata l’incertezza del contesto macroeconomico e sanitario prevista ancora per i prossimi mesi, non è in grado di fornire la guidance relativa all’intero esercizio in corso, riservandosi di fornire aggiornamenti al mercato sulla guidance dell’esercizio 2021 quando si avrà maggiore visibilità sull’evoluzione del business.
Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 1 euro per azione, che sarà pagato il prossimo 26 maggio, con stacco cedola il 24 maggio.