Generali – Risultato operativo stabile a 5.208 mln nel 2020

Generali ha chiuso il 2020 con premi lordi per 70.704 milioni (+0,5% a/a). Il risultato operativo si è attestato a 5.208 milioni (+0,3%), mentre l’utile netto di pertinenza del gruppo è sceso a 1.744 milioni (-34,7%), scontando alcuni eventi eccezionali, inclusi gli impatti legati alla pandemia da Covid-19.

“Presentiamo oggi dei risultati eccellenti, ottenuti in un contesto senza precedenti a causa della crisi generata dalla pandemia. Questi risultati confermano la maggiore resilienza di Generali rispetto agli altri player del settore, sia dal punto di vista tecnico sia da quello della solidità patrimoniale.

Per il secondo anno consecutivo registriamo il migliore risultato operativo della storia e, anche grazie al dividendo in ulteriore crescita, continuiamo a creare valore per tutti i nostri stakeholder. Siamo ora entrati nell’ultimo anno del piano strategico e siamo ben
posizionati per raggiungere tutti gli obiettivi di ‘Generali 2021’.

Abbiamo definito e implementato una nuova struttura organizzativa per assicurare non solo il successo di questo piano ma anche per preparare il prossimo ciclo strategico”.

È con queste parole che Philippe Donnet, Group Cfo di Generali, ha commentato i risultati del 2020.

La raccolta premi lordi si è fissata a 70.704 milioni (+0,5%), grazie al contributo positivo dei segmenti core.

Il ramo vita ha registrato premi per 48.557 milioni (+0,8%), con un aumento significativo dei prodotti unit-linked (+21,7%) e una lieve crescita delle linee puro rischio e malattia (+1,6%). Escludendo i premi del fondo pensione collettivo vita sottoscritto in Italia, pari a circa 1,5 miliardi, i premi complessivi registrerebbero un decremento del 2,4 per cento.

Il ramo danni ha riportato premi per 22.147 milioni (+0,1%), grazie alla tenuta del ramo non auto (+0,2% a 13.116 milioni) e del ramo auto (+0,7% a 8.117 milioni). Il Combined ratio è sceso all’89,1% (-3,5 p.p. rispetto al periodo di confronto), grazie alla riduzione della sinistralità corrente non catastrofale dovuta anche agli effetti del lockdown nei
principali Paesi di operatività del gruppo.

Il risultato operativo si è fissato a 5.208 milioni (+0,3%). Il risultato operativo del ramo danni è salito a 2.456 milioni (+19,4%), mentre nel segmento vita è sceso a 2.627 milioni (-16,1%).  Si stima che l’impatto del Covid-19 sul risultato operativo sia stato pari a -123 milioni.

L’asset management ha apportato 546 milioni (+28,5%), principalmente a seguito dell’aumento dei ricavi operativi a 993 milioni (+22,2% su base annua), grazie soprattutto
all’approccio disciplinato che fa leva sulla strategia multi-boutique.

Le masse in gestione si fissano a 561 miliardi (+5,7% rispetto a fine 2019), al cui interno quelle di terzi scendono a 104 miliardi (-1,6% rispetto al 31 dicembre 2019), a seguito della raccolta netta negativa per circa 4 miliardi, parzialmente compensata dall’effetto
mercato sulle masse in gestione

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di pertinenza del gruppo di 1.744 milioni (-34,7%), risentendo di 332 milioni derivanti da un’operazione di liability management, dal contributo per il Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19 e dalle dismissioni, nonché di 287 milioni di svalutazioni sugli investimenti, principalmente nel primo semestre 2020.

L’utile netto normalizzato è ammontato a 1.926 milioni (-12,1%). Escludendo anche gli oneri del Fondo per il Covid-196 e del liability management, l’utile netto normalizzato è stato pari a 2.076 milioni (-12,7%).

Dal lato patrimoniale, a fine dicembre 2020 il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo sale a 30.029 milioni (28.368 milioni al 31 dicembre 2019).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2020 il Regulatory Solvency ratio è pari al 224% (224% a fine 2019). L’indicatore è salito al 228% a fine febbraio, secondo quanto riportato dal Group Cfo Cristiano Borean, grazie all’andamento del mercato obbligazionario e in particolare dei Btp e dell’azionario. “Noi deduciamo sempre dalla Solvency il dividendo che attendiamo di pagare”, ha poi spiegao il manager.