Mercati Asiatici – Seduta positiva per Cina e Giappone, via libera del Congresso Usa al piano da $1.900 mld

Giornata in rialzo per i principali listini asiatici dopo la seduta positiva di Wall Street, dove il Dow Jones ha superato la soglia record dei 32 mila punti, dopo l’approvazione da parte del Congresso del pacchetto economico da 1.900 miliardi di dollari, che il presidente Joe Biden dovrebbe firmare venerdì. Si tratta di una delle più grandi misure di stimolo economico nella storia degli Stati Uniti.

Prosegue dunque il trend positivo del mercato azionario americano, alimentato ieri anche dall’uscita del dato sull’inflazione del mese di febbraio, più contenuto del previsto. In aggiunta, la temuta asta del decennale americano per 120 miliardi di dollari è stata ampiamente sottoscritta dagli investitori generando una discesa dei rendimenti. Il Tbond ha ceduto tre punti base chiudendo all’1,52%.

Le relazioni Cina-Usa sono tornate al centro dell’attenzione quando la Casa Bianca ha annunciato che il segretario di stato americano Antony Blinken incontrerà alti funzionari cinesi il prossimo 18 marzo in Alaska. Si tratta del primo contatto di alto livello in persona tra i due Paesi sotto l’amministrazione Biden.

In Cina gli acquisti sono spinti dai dati ufficiali secondo cui le banche cinesi hanno effettuato 1.360 miliardi di yuan in nuovi prestiti a febbraio (950 miliardi le attese), mentre la massa monetaria (M2) è saliti del 10,1% su base annua e i prestiti in yuan ancora in essere sono cresciuti del 12,9 per cento. Numeri che hanno ridotto le preoccupazioni circa un irrigidimento della politica monetaria.

Inoltre, la Cina sta considerando di regolare la soglia di investimento per il mercato tecnologico STAR di Shanghai per aumentare la liquidità e migliorare le regole per il sistema di registrazione.

Il Giappone prevalgono gli acquisti, guidati dai titoli più ciclici, anche se i guadagni sono stati limitati dagli investitori che hanno tagliato le loro posizioni in alcuni pesi massimi dell’indice principale.

Sul fronte macro, in Giappone a febbraio i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,4% su base mensile (+0,5% le attese e +0,5% la rilevazione precedente), mentre sono diminuiti dello 0,7% rispetto all’anno precedente (-0,7% il consensus e -1,5% il dato precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1933 e il dollaro/yen si fissa a 108,65. Tra le materie prime, petrolio in leggere rialzo con il Brent a 68,09 dollari al barile (+0,3%) e il Wti a 64,67 dollari al barile (+0,3%). In risalita l’oro in a 1.734,45 dollari l’oncia (+0,7%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe l’1,7%. Hong Kong a +0,7%.

In Giappone, il Nikkei  segna un +0,6% e il Topix un +0,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+1,5%), S&P 500 (+0,6%)  e Nasdaq (0,0%).