Borse europee contrastate aspettando la conclusione del meeting della Bce. A Milano il Ftse Mib scambia in rialzo dello 0,7% in area 24.100 punti, seguito dall’Ibex35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Positivi i futures su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, soprattutto quest’ultimo in progresso di quasi due punti percentuali.
Il report di ieri sui prezzi al consumo negli Usa ha smorzato i timori di pressioni inflazionistiche, consentendo al rendimento del T-Bond di scendere in area 1,5%. Dinamica che favorisce il ritorno degli acquisti sui tecnologici, appesantiti nelle ultime settimane dai dubbi sulle elevate valutazioni del comparto.
A sostenere il sentiment contribuisce anche l’approvazione del pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari da parte del Congresso statunitense. Il piano, che verrà ratificato venerdì dal Presidente Biden, prevede pagamenti diretti di 1.400 dollari per gran parte della popolazione a partire dai prossimi giorni.
Nel Vecchio Continente i riflettori sono puntati sulla Bce e sull’Ema, che dovrebbe approvare il vaccino di Johnson & Johnson. Dalla banca centrale non sono attese modifiche sostanziali al piano di acquisti di titoli, ma gli operatori saranno particolarmente attenti alla successiva conferenza stampa del presidente Christine Lagarde per cogliere eventuali indicazioni su azioni per contenere il rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,193 mentre il cambio tra biglietto verde staziona in area 108,4, in attesa dei dati americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Tra le materie prime accelerano al rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,3%) a 68,8 dollari e il Wti (+1,3%) a 65,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 97 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,65%.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Moncler (+3,2%), Telecom Italia (+2,9%), Interpump (+2,8%) e Stm (+2,8%). Arretrano invece Diasorin (-3,8%), Campari (-2,5%) e Atlantia (-1,8%), quest’ultima in attesa dei risultati.
