Partenza positiva a Wall Street, trainata soprattutto dalla buona intonazione del settore tecnologico con la stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,8%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,3%, quest’ultimo reduce dal nuovo massimo storico registrato ieri.
Il sentiment dei mercati è sostenuto dai dati sui prezzi al consumo Usa più deboli del previsto diffusi ieri, che hanno attenuato i timori di pressioni inflazionistiche e le preoccupazioni su un surriscaldamento dell’economia.
Ciò ha favorito anche una stabilizzazione dei rendimenti dei Treasuries, favorendo un ritorno degli acquisti sui titoli tecnologici che avevano maggiormente sofferto nelle ultime settimane il crescente costo dell’indebitamento a lungo termine.
Il tasso sul decennale americano è stabile all’1,52%, mentre quello del biennale si mantiene allo 0,16%.
Un ulteriore catalyst per i mercati è rappresentato dal via libera definitivo del Congresso Usa al pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari, che prevede pagamenti diretti di 1.400 dollari per la gran parte degli americani già a partire dai prossimi giorni.
Sul fronte macro, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 712 mila unità, rispetto alle 725 mila previste dal consensus e alle 754 mila della rilevazione precedente (rivista da 745 mila).
Intanto sul Forex il biglietto verde è in lieve ribasso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,195 e il dollaro/yen a 108,6. Tra le materie prime, infine, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 68,9 dollari e il Wti (+1,3%) a 65,3 dollari.
