Erg – Ebitda adj. -4% e risultato netto adj. -7% nel 4Q2020, nuova guidance 2021

Nel quarto trimestre 2020 i ricavi adjusted del gruppo Erg sono pari a 253 milioni, in calo del 2,7% rispetto all’analogo periodo del 2019.

Dinamica dovuta a seguito delle minori produzioni dell’eolico e dell’idroelettrico in Italia, a causa di condizioni anemologiche ed idriche decisamente sfavorevoli in parte compensati da un recupero nell’andamento del prezzo dell’energia oltre che dal maggiore valore unitario dell’incentivo in Italia (da 92,1 €/MWh a 99,0 €/MWh).

L’Ebitda adjusted, al netto degli special item, è sceso del 4% a 119 milioni. Un andamento dovuto essenzialmente al business Eolico (-14,9% a 74 milioni), compensato solo parzialmente dal Termoelettrico (+45,5% a 16 milioni) e Solare (+14,3% a 8 milioni) e dalla stabilità dell’Idroelettrico (23 milioni).

L’Ebit adjusted è diminuito del 6,3% a 45 milioni, dopo ammortamenti per 74 milioni sostanzialmente in linea rispetto al quarto trimestre 2019 (76 milioni).

Il risultato netto di Gruppo adjusted è stato pari a 27 milioni, in calo del 7% rispetto al pari periodo 2019.

L’indebitamento finanziario netto adjusted, al netto degli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16, risulta pari a 1.439 milioni, in calo di 37 milioni rispetto a 1.476 milioni di fine dicembre 2019. La variazione riflette principalmente gli investimenti del periodo (156 milioni) e la distribuzione di dividendi (115 milioni), più che compensati dal positivo flusso di cassa (392 milioni).

Nel trimestre gli investimenti sono saliti del 48% a 46 milioni e si riferiscono a investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali di cui l’80% nel settore Eolico (37 milioni), principalmente correlati alla costruzione dei parchi eolici in UK e Polonia.

Guidance 2021:

Il management prevede un margine operativo lordo compreso tra 480 e 500 milioni, un indebitamento netto fra 1.350 e 1.450 milioni, inclusivi di investimenti che si attesteranno tra 235 e 275 milioni, in gran parte destinati alla costruzione dei progetti greenfield in Gran Bretagna, Polonia e Francia.