Mercati – Europa in calo con futures Usa, risalgono rendimenti bond

Mattinata debole per le borse europee, appesantite dall’andamento negativo dei futures di Wall Street e dalla nuova risalita dei rendimenti obbligazionari.

A Piazza Affari il Ftse Mib scambia in ribasso dello 0,3% in area 24.050 punti, sottotono insieme al Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (flat).

Per quanto riguarda gli indici americani si prospetta un avvio in calo soprattutto per il Nasdaq, con ilrelativo derivato in rosso di quasi due punti percentuali. Sul comparto tecnologico pesa anche la stretta del governo cinese su Tencent, nell’ottica di perseguire un maggior controllo sui colossi del settore Fintech, come fatto in precedenza con Ant Group.

Gli operatori continuano a monitorare i segnali di ripresa economica, oltre all’evoluzione della pandemia e delle campagne di vaccinazione. Resta sotto osservazione anche l’andamento dei rendimenti obbligazionari, con il tasso sul T-Bond in risalita oltre l’1,6%, mentre in Europa gli yield risalgono leggermente dopo i cali di ieri innescati dalle delibere della Bce.

L’Eurotower è pronta ad accelerare gli acquisti di bond nel secondo trimestre dell’anno, utilizzando i mille miliardi ancora a disposizione nell’ambito del Pepp per evitare che un rialzo eccessivo dei rendimenti comprometta la ripresa dell’economia.

Tuttavia, i messaggi parzialmente ambigui di Christine Lagarde non hanno pienamente convinto gli operatori, che avrebbero probabilmente gradito una maggior fermezza da parte del presidente della Bce. Oggi si assiste dunque ad una parziale risalita dei rendimenti, con il Btp decennale allo 0,62%, mentre lo spread con il Bund resta poco mosso in area 93 punti base.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sopra le attese sulla produzione industriale di gennaio dell’eurozona (+0,8% m/m contro il +0,5% previsto), mentre nel pomeriggio verranno resi noti i prezzi alla produzione statunitensi di febbraio.

Successivamente, il focus si sposterà verso il meeting della Federal Reserve in programma la prossima settimana.

Intanto il presidente Joe Biden ha firmato il pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari che prevede pagamenti diretti fino a 1.400 dollari per la maggior parte degli americani.

Per quanto riguarda il tema vaccini, ieri l’Ema ha dato il via libera al farmaco di Johnson & Johnson, il quarto nell’Ue, mentre si monitora l’evoluzione del caso AstaZeneca, dopo che il ritrovato della società è finito nel mirino per presunte complicazioni a persone cui era stato somministrato.

Sul Forex il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD in calo a 1,191 e il cambio tra biglietto verde e yen in risalita a 109,1.

Poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,3%) a 69,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 66,1 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari, proseguono gli acquisti su Telecom Italia (+2,9%) seguita da Atlantia (+0,8%) dopo i risultati 2020. Realizzi su Azimut (-2,5%), in calo anche Amplifon (-1,9%), Recordati (-1,7%) e Stm (-1,6%).