Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un leggero guadagno dello 0,2% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+1,5%), risentendo in parte della seduta sottotono del comparto bancario (-0,4%) e risultando meno vivace del Ftse Mib (+0,8%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.
In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi dopo avere ricevuto la fiducia del Parlamento.
La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Banca Generali (+1%) e Fineco (+1,1%), mentre scattano i realizzi su Azimut (-1,7%), fresca di risultati.
Sul listino principale in luce Nexi (+2,5%), alle prese con le operazioni Sia e Nets da finalizzare nei prossimi mesi.
Sul Mid Cap bene Banca Ifis (+2,6%), che ha confermato il dividendo di 0,47 euro. Ok Cerved (+0,2%), che ha confermato le trattative per la cessione della divisione Npl e su cui Castor lancerà un’Opa, mentre risale doValue (+1,1%).
Sullo Small Cap frena Banca Intermobiliare (-0,8%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia.