Biesse ha archiviato il 2020 con ricavi in calo del 18% a 578,8 milioni. Dal punto di vista geografico, le vendite in Europa Occidentale sono aumentate al 49,9% del totale (46,9% nel 2019), di cui l’Italia ha rappresentato il 15,8% (16,2% nel 2019).
In aumento il contributo dell’area Europa Orientale che raggiunge un’incidenza del 16,3% rispetto al 13,7% dell’esercizio precedente. In contrazione il contributo percentuale del Nord America che passa dal 21,5% del 2019 al 18,8%, mentre l’Area Resto del Mondo è scesa dal 4,2% al 3%.
A livello di business, rimane predominante il settore legno (71,1% dei ricavi netti) rispetto sia a Vetro/Pietra/Marmo (17,9% dei ricavi netti) che alla divisione Meccatronica (12,4% dei ricavi netti ante-elisioni intercompany).
L’Ebitda adjusted è diminuito del 27% a 56 milioni con una marginalità al 9,7% (-120 punti base), mentre l’Ebit adjusted è sceso del 64% a 14,2 milioni con un’incidenza sul fatturato al 2,5% (-310 punti base).
Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto dell’81% a 2,5 milioni, nonostante le minori perdite su cambi, i minori oneri non ricorrenti e la riduzione del tax rate
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 49,5 milioni (72,7 milioni al netto dell’IFRS 16), in forte miglioramento rispetto all’indebitamento di 18,6 milioni al 31 dicembre 2019.
L’entrata ordini per il Gruppo Biesse (solo macchine) nell’intero 2020 è diminuita del 11,9% rispetto al 2019. A fine 2020, il portafoglio ordini ammontava a 204,1 milioni (+3,8% rispetto al pari periodo 2019 e +5,6% rispetto a Settembre 2020). Nel solo quarto trimestre, l’entrata ordini è risultata, nei confronti del medesimo periodo 2019, superiore del 23,2% a testimonianza della fase positiva che ha influenzato tutte le Divisioni del Gruppo.
Coerentemente con l’approccio evolutivo in corso nel Gruppo e alla luce di uno scenario mondiale ancora caratterizzato da un elevato grado di incertezza, il Consiglio di Amministrazione di Biesse ha prudenzialmente deciso di non procedere con il pagamento di dividendi ordinari, anche per poter valutare eventuali opportunità di crescita per linee esterne e operazioni di rafforzamento della presenza internazionale del Gruppo.
Il Cfo di Biesse, Pierre La Tour, ha commentato: “Ciò che è avvenuto in particolare nell’ultimo trimestre dello scorso anno è indubbiamente motivo di soddisfazione e attenua le valutazioni tutt’altro che positive riguardanti l’intero 2020. Il nostro impegno è stato premiato dal mercato anche oltre le aspettative”.
“Tuttavia, quanto recentemente occorso non ci deve fare allentare la presa: i risultati economici del 2020 rimangono comunque inferiori a quelli del precedente esercizio, evidente conseguenza delle emergenze socio-sanitarie. La visibilità produttiva media derivante dal portafoglio ordini esistente è troppo limitata per fornire indicazioni attendibili a medio termine. In assenza di altri chiari drivers sarà perciò necessario verificare le nostre sensazioni durante il corso di questo esercizio”.
“In questa fase delicata vogliamo ulteriormente incrementare l’efficienza necessaria a sostenere la redditività, prendendo atto della positiva generazione di cassa, incrementatasi rispetto al passato senza che si siano attuate restrizioni tangibili nella ricerca & sviluppo. Quanto avvenuto testimonia come una corretta e prudente conduzione societaria possa garantire al Gruppo l’adeguata solidità finanziaria/patrimoniale senza pregiudicare le prospettive di crescita. Su questa linea, il Gruppo ha in programma un piano di investimenti pluriennale consistente e congruo con gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni.”