Mercati – Modesti guadagni nel Vecchio Continente

Gli eurolistini si mantengono in lieve rialzo dopo l’avvio contrastato di Wall Street, con il Dow Jones (+0,3%) che prosegue sui massimi storici mentre lo S&P e il Nasdaq sono pressoché invariati.

Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,6% in area 24.250 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Il sentiment beneficia in parte degli ultimi dati su produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina (rispettivamente +35,1% e +33,8% nel primo bimestre dell’anno), che sottolineano la forza della ripresa a V della prima economia asiatica.

Nel complesso gli operatori continuano a monitorare i segnali di recupero dell’economia e la progressiva diffusione dei vaccini, ma la possibilità di pressioni inflazionistiche e di maggiori costi di indebitamento a lungo termine suggerisce una certa cautela e spinge la rotazione settoriale dai titoli growth a quelli value.

Ulteriori indicazioni sono attese mercoledì dal discorso di Jerome Powell, presidente della Fed, al termine della riunione della banca centrale statunitense. Nel frattempo, alcune indiscrezioni parlano di un possibile incremento della tassazione da parte dell’amministrazione Biden, con potenziali impatti sugli utili societari.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,192 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso in area 109,2.

Tra le materie prime, invertono la rotta le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 68,1 dollari e il Wti (-1,5%) a 64,5 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta intorno a 92 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Terna (+4,6%) e Stellantis (+3,3%) che distribuisce oggi ai suoi soci azioni ordinarie di Faurecia e il dividendo unitario di 0,096677 euro. Bene anche Leonardo (+2,4%) e Mediobanca (+2,2%), con Caltagirone che punta ad aumentare la propria quota in quest’ultima al 5%. In calo invece Tenaris (-1,7%) e Nexi (-2%).