Salute (-1,3%) – Ben intonate Sicit Group (+4,7%) e Pierrel (+4,4%) nella settimana dei conti

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Salute ha ceduto l’1,3% al di sotto del corrispondente europeo (+2,8%) e del Ftse Mib (+5%).

Gli investitori hanno mantenuto l’attenzione sulla Bce che ha confermato i tassi e ha annunciato che gli acquisti pandemici nell’ambito del piano Pepp verranno effettuati ad un ritmo significativamente più alto nel prossimo trimestre, per limitare l’aumento dei rendimenti obbligazionari che rischierebbe di compromettere la ripresa.

Occhi anche sull’evoluzione della pandemia, mentre prosegue la campagna di immunizzazione, e sulla firma del piano da 1.900 miliardi di dollari di Biden.

Tra le big crolla Diasorin (-13,8%) dopo i conti 2020 e la mancata diffusione della guidance sul FY21.

I numeri dell’esercizio al 31 dicembre 2020 riportano ricavi pari a 881,3 milioni, in aumento del 24,8% (+27% a cambi costanti) su base annua, e un utile netto di 248,3 milioni (+41,3%).

Tra le mid ha fatto meglio BB Biotech (+3,4%) mentre tra le small Isagro ha chiuso a 2,66 euro (+112,8%) avvicinandosi al prezzo di 2,76 euro al quale Gowan lancerà un’opa obbligatoria sulla società chimica, con l’obiettivo del delisting.

Ben comprate anche Sicit Group (+4,7%) e Pierrel (+4,4%), che hanno archiviato il 2020 rispettivamente con un utile netto adjusted cresciuto del 16% a 14,6 milioni e con un EBITDA sopra le attese della società a 3,2 milioni e un utile netto di 1,9 milioni.