Mercati – Chiusura in rialzo per il Vecchio Continente e Milano (+0,5%), focus su Fed e vaccini

Seduta lievemente positiva per le borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata in vista della riunione della Fed.

A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,5% a 24.261 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,6%, con i tecnologici sui massimi da due settimane, lo S&P500 è sostanzialmente invariato mentre il Dow Jones arretra dello 0,4%.

Gli acquisti si spostano alternativamente tra titoli value e growth, mentre gli operatori guardano già al meeting della banca centrale statunitense che si concluderà domani e al successivo intervento di Jerome Powell.

L’istituto di Washington diffonderà le proiezioni economiche aggiornate, mentre dal presidente sono attese indicazioni soprattutto sull’approccio del Fomc nei confronti dei tassi di interesse, dopo la recente impennata dei rendimenti che ha sollevato preoccupazioni in merito ad una risalita dell’inflazione e dei costi di indebitamento a medio-lungo termine.

Guardando oltre, i mercati valutano il potenziale impatto di un piano di spese per le infrastrutture e di un aumento della pressione fiscale da parte dell’amministrazione Biden per finanziare la propria agenda economica.

In Europa tiene banco la questione vaccini, dopo che Italia, Germania e Francia hanno sospeso precauzionalmente le somministrazioni del ritrovato di Astrazeneca. Giovedì l’Ema si pronuncerà sull’utilizzo del farmaco, ma ha già affermato che i benefici continuano ad essere superiori ai rischi.

Dall’agenda macro, sono giunti in giornata i dati positivi sull’indice Zew tedesco di marzo (in aumento a 76,6 punti contro 74 attesi) e quelli sotto le attese su vendite al dettaglio e produzione industriale negli Stati Uniti (rispettivamente -3% e -2,2% a febbraio).

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra leggermente a 1,190 e il dollaro/yen resta poco mosso in area 109. Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,0%) a 68,2 dollari al barile e il Wti (-1,2%) a 64,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a circa 96 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,62%.

Infine, tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono Banco Bpm (+3,7%), Diasorin (+2,7%) e Inwit (+2,5%). In calo invece Saipem (-2,0%) e Buzzi (-1,7%).