Mattinata in frazionale rialzo per i maggiori indici delle borse europee dopo i nuovi record messi a segno ieri sera a Wall Street, con il Ftse Mib di Milano che guadagna lo 0,6% in area 24.284 punti. L’Ibex 35 di Madrid guadagna lo 0,5%, il Dax30 di Francoforte lo 0,7%, il Ftse 100 di Londra lo 0,6% e il Cac 40 di Parigi lo 0,2%.
Gli operatori restano in attesa dell’inizio della riunione della Federal Reserve che si concluderà domani con la conferenza stampa del presidente Jerome Powell: le comunicazioni in arrivo dalla Fed offriranno infatti agli investitori nuove indicazioni riguardanti le previsioni sull’economia e sui tassi di interesse, oltre ad eventuali commenti sul recente rialzo dei rendimenti dei Treasuries.
Nel frattempo la campagna vaccinale contro il Covid-19 resta ancora uno dei temi centrali, dopo che ieri diversi paesi europei (Italia, Francia, Germania) hanno sospeso l’utilizzo del vaccino AstraZeneca a causa delle preoccupazioni su alcuni possibili effetti collaterali, ritardando ulteriormente la vaccinazione in attesa della decisione dell’Ema giovedì.
L’agenda macro odierna ha offerto ulteriore slancio ai listini europei dopo che l’indice ZEW di marzo sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi si è attestato a 76,6 punti, superando le stime degli analisti (74 punti) e il dato di febbraio pari a 71,2 punti. Nel pomeriggio il focus si sposterà invece negli Usa dove usciranno i dati sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio di febbraio.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,1945 e il dollaro/yen a 109,14. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 67,94 dollari al barile e il Wti (-1,3%) a 64,55 dollari al barile, mentre l’oro sale leggermente a 1.732 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 95 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.
Infine, tornando a Piazza Affari, Banco Bpm (+3,8%) si muove in vetta al FTSE MIB. In luce anche Leonardo (+2,7%), sotto i riflettori per l’Ipo del 25,3% della controllata Drs da cui potrebbe ricavare 670 milioni di euro. Acquisti inoltre anche su Bper (+2,7%) e Mediobanca (+2,6%).