Il Cda di Openjobmetis ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, che evidenzia ricavi consolidati in diminuzione dell’8,6% rispetto al 2019 a 517 milioni.
Tale flessione è dovuta principalmente agli effetti della pandemia da Covid-19; tuttavia si segnala un marcato recupero del fatturato nel terzo e nel quarto trimestre, rispettivamente +25,2% sul secondo e +11,8% sul terzo.
Il primo margine di contribuzione è diminuito del 13,3% a 63,7 milioni, con la relativa incidenza sui ricavi al 12,3% (-70 bp). Ciò è da imputare sia al margine della somministrazione di lavoro, sia alla flessione dei ricavi di servizi ad alta marginalità, come la ricerca e selezione e la formazione.
L’Ebitda si attesta a 14,9 milioni (-36,6%), con una marginalità del 2,8% (-130 bp).
L’Ebit diminuisce del 47% a 8,2 milioni (1,6% sulle vendite, -110 bp).
L’utile netto si attesta 23,6 milioni, registrando un +127,2% rispetto al 2019, beneficiando della contabilizzazione di imposte differite attive conseguenti al riconoscimento fiscale di maggiori valori iscritti in bilancio per complessivi 18 milioni. L’utile netto, ante la contabilizzazione di suddette poste, risulta si riduce 46,2% a 5,6 milioni.
L’indebitamento netto è pari a 17,4 milioni, in diminuzione rispetto ai 30,1 milioni di fine 2019.
Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 0,11 euro, per un totale di 1,4 milioni, in pagamento dal prossimo 12 maggio, con stacco della cedola il 10 maggio e record date l’11 maggio.
Il management, in virtù delle previsioni del PIL italiano (+4,9% nel 2021 secondo il consensus di dicembre 2020 indicato da Banca d’Italia), guarda con un cauto ottimismo al
rientro alla normalità nel corso del 2021.