Lo scorso 28 ottobre le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Stefano Cao hanno avviato un poderoso movimento ascendente che ha consentito di raggiungere il massimo relativo intraday a 2,716 euro il 16 febbraio. La successiva correzione ha fatto poi scivolare i corsi delle azioni Saipem a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 2,377 euro, senza però modificare il quadro grafico di medio periodo che rimane positivo.
All’interno di questo contesto, il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 2,428 euro potrebbe, quindi, spingere le quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico – attivo principalmente nel settore dell’Oil&Gas – verso la successiva barriera individuabile a 2,518 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello i corsi delle azioni Saipem potrebbe mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 2,61 euro, con successivo target a 2,668 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe essere accantonato nel caso di cedimento del supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio periodo) posizionato a 2,287 euro. Il conseguente deterioramento del relativo quadro grafico potrebbe così far scivolare i corsi delle azioni Saipem verso il successivo supporto, solo statico, individuabile a 2,247 euro, al di sotto del quale i due obiettivi ribassisti sono individuabili rispettivamente a 2,148 euro, il primo, e a 2,069 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Saipem è +7,3% (-49,4% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 18 analisti rilevati da Bloomberg è 2,35 euro, con un potenziale ribassista dello 0,7 per cento.
Quotazione di riferimento: 2,367 euro
+12,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,668 euro;
+10,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,61 euro;
+6,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,518 euro;
+2,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,428 euro;
-3,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,287 euro;
-5,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,247 euro;
-9,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,148 euro;
-12,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,069 euro.