Lu-Ve ha chiuso il 2020 con ricavi in crescita del 2,5% a 401,5 milioni (-4,6% escludendo il contributo di AL Air per il primo quadrimestre 2020). A cambi costanti, il fatturato sarebbe cresciuto del 6,4%.
Le vendite dei soli prodotti hanno registrato una leggera crescita (+0,8%) rispetto all’anno precedente raggiungendo un valore di 392,5 milioni.
I ricavi nell’Unione Europea sono stati pari 304,9 milioni, confermandosi l’area geografica più importante per il Gruppo con un’incidenza del 77,7%. La percentuale di export è stata pari all’83,3% con Russia, Polonia e Repubblica Ceca ai primi tre posti, mentre in Italia le vendite sono diminuite del 12,8% a 65,4 milioni.
La business unit “Cooling Systems” ha generato ricavi per 193,9 milioni, in crescita dell’11,2% nonostante le misure di lockdown in primavera abbiano penalizzato gli impianti produttivi italiani. Il segmento “Industrial Cooling” ha segnato un incremento del 14,5% principalmente grazie all’integrazione di “Al Air”, che ha contribuito a rafforzare la presenza del Gruppo nel mercato di riferimento.
La business unit “components” ha invece registrato un calo del 7,6% per un fatturato di 198,7 milioni, risentendo in maniera marcata degli effetti negativi legati alla pandemia.
L’Ebitda è diminuito del 3,3% a 45,2 milioni con una marginalità all’11,3% (-60 punti base), mentre l’Ebit risulta in calo del 29,5% a quota 15,5 milioni con un’incidenza sui ricavi scesa al 3,9% (-170 punti base) complice l’incremento degli ammortamenti.
L’utile netto ammonta a 10,7 milioni, in diminuzione del 41,5% anche per effetto dell’aumento delle differenze di cambio negative (2,2 milioni) e all’impatto negativo del fair value dei derivati di copertura dal rischio di tasso (1 milione).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 106,8 milioni, in leggero calo rispetto ai 107,5 milioni del 2019 dopo investimenti per 28,9 milioni, la distribuzione di dividendi per 6,5 milioni e un flusso di cassa operativo per 34 milioni. Il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di 20,4 milioni.
Il portafoglio ordini di fine anno è pari a 77 milioni, in crescita del 6,1%.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il fatturato consolidato dei soli prodotti nel primo bimestre 2021 mostra un valore di 63,2 milioni con una riduzione del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che aveva fatto registrare una partenza record prima dell’esplosione della pandemia.
Il portafoglio ordini ha invece raggiunto un livello record, il più alto mai registrato dal Gruppo, pari a 88,8 milioni con un incremento del 5,3% rispetto al mese di febbraio 2020 (+15,3% rispetto a dicembre 2020).
Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, del prossimo 27 aprile, un dividendo lordo di 0,27 euro per azione, pagabile a partire dal 5
maggio, con stacco della cedola il 3 maggio 2021 e con record date al 4 maggio.