Mercati – Apertura poco mossa, Ftse Mib a +0,2%

Apertura poco mossa per le borse europee, in attesa questa sera delle indicazioni della Federal Reserve sulle previsioni macroeconomiche e sui tassi di interesse e della conferenza stampa post meeting del chairman Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 23.300 punti. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

Il focus degli investitori è rivolto agli aggiornamenti della Fed sulla politica monetaria e sull’outlook attesi in serata, in un contesto in cui il recupero dell’economia globale sta guadagnando forza dopo la crisi Covid.

In particolare, il mercato attende indicazioni circa la recente risalita dei rendimenti dei Treasuries, tra i timori di crescenti pressioni inflazionistiche che costringeranno la banca centrale Usa a rivedere la propria politica in senso restrittivo prima del previsto.

Nelle ultime settimane, infatti, l’aumento delle aspettative di inflazione ha spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari, innescando inoltre una rotazione sull’azionario da titoli growth a quelli value.

Il tasso sul T-bond americano si mantiene sui massimi degli ultimi 13 mesi oltre l’1,6%, dopo che ieri il Tesoro Usa ha collocato 28 miliardi di titoli con scadenza a 20 anni registrando una domanda robusta.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, on il cambio dollaro/yen a 109,1. L’euro/dollaro torna sotto quota 1,19, in attesa stamane della lettura finale di febbraio dell’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 68,7 dollari e il Wti (+0,7%) a 65,2 dollari, dopo che il report Api ha evidenziato una riduzione delle scorte settimanali Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 96 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,63%.

Tornando a Piazza Affari, bene Banca Mediolanum (+2%), Banco Bpm (+1,2%), Mediobanca (+1,1%) e Bper (+1,1%), mentre arretra Diasorin (-1,1%).