Mercati Asiatici – Seduta cauta per i principali listini in attesa della Fed

Seduta poco mossa per i principali listini asiatici dopo la seduta incerta di Wall Street, dove il focus resta sull’andamento dei rendimenti obbligazionari (il rendimento del Treasury decennale si attesta all’1,6%, ai massimi da un anno) in attesa della Fed.

Wall Street cede il passo durante la seduta, appesantita dai dati macro economici poco brillanti ed in particolare dalla produzione industriale che cala per la prima volta dallo scorso aprile e dopo nove mesi consecutivi di crescita.

Le attenzioni degli operatori sono principalmente rivolte verso le indicazioni riguardanti le nuove proiezioni economiche e i tassi di interesse, che emergeranno questa sera al termine dalla riunione della Fed e sul successivo discorso del presidente Jerome Powell.

L’operato della banca centrale statunitense offrirà infatti nuovi spunti di riflessione per comprendere meglio lo scenario futuro dei rendimenti dell’obbligazionario che potrà alimentare ulteriormente la rotazione in corso dai titoli growth verso i titoli value.

In Cina si mettono in luce i titoli legati al settore agricolo dopo che il governo ha svelato le misure per sostenere lo sviluppo delle aziende finanziate da Taiwan nel settore agricolo e forestale nella Cina continentale e dopo che la provincia centrale di Henan ha annunciato che avrebbe rigorosamente impedito ai semi geneticamente modificati illegali di entrare nel mercato quest’anno.

Nuove tensioni sul fronte Usa-Cina. Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che “la Cina usa la coercizione e l’aggressione per erodere sistematicamente l’autonomia a Hong Kong, minare la democrazia a Taiwan, abusare dei diritti umani nello Xinjiang e in Tibet e affermare rivendicazioni marittime nel Mar Cinese Meridionale che violano il diritto internazionale”, spiegando che “se necessario, respingeremo le coercizioni o le aggressioni cinesi”. Le accuse sono state respinte dai cinesi.

In Giappone le prese di profitto sul settore tecnologico hanno compensato i guadagni nel settore sanitario.

Blinken, e il segretario per la Difesa, Lloyd Austin, hanno avuto un vertice a Tokyo con il premier nipponico Yoshihide Suga. Un incontro definito “produttivo” da Blinken, che ha spiegato: “Insieme ci impegniamo a rafforzare la democrazia e a promuovere i nostri valori condivisi nella regione indo-pacifica e in tutto il Mondo”.

Spostando il focus sul fronte macro, in Giappone a febbraio le esportazioni sono diminuite del 4,5% (-0,8% le attese e +6,4% la rilevazione precedente), mentre le importazioni sono salite dell’11,8% (+11,9% il consensus e -9,5% la rilevazione precedente). Il saldo della bilancia commerciale ammonta a +217,4 miliardi di yen (+420 miliardi le stime e -325,4 miliardi la rilevazione precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,1898 a mentre il dollaro/yen si attesta a 109,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent a 68,73 dollari al barile (+0,5%) e il Wti a 65,22 dollari al barile (+0,6%). Oro a 1.733,1 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai viaggia sulla parità e Shenzhen guadagna lo 0,9%. Invariata Hong Kong (0,0%).

In Giappone, il Nikkei viaggia sulla parità e il Topix guadagna li 0,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-0,4%), S&P 500 (-0,2%) e Nasdaq (+0,1%).