SICIT Group ha chiuso un brillante esercizio 2020 con ricavi cresciuti dell’11,5% a 63,2 milioni, Ebitda adjusted salito del 14% a 24,1 milioni e utile netto adjusted aumentato del 16% a 14,6 milioni. Numeri solidi anche dal lato patrimoniale con una disponibilità di cassa netta a 20,5 milioni.
“Risultati di cui siamo decisamente soddisfatti per la dinamica positiva che siamo riusciti a generare”, afferma Alessandro Paterniani, Chief Commercial Officer di SICIT Group, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Abbiamo ulteriormente consolidato la nostra leadership nel mercato dei biostimolanti”, aggiunge il CCO, “gettando le basi per una crescita duratura. Nel settore dei prodotti per l’edilizia siamo riusciti a contenere gli effetti negativi generati dalla pandemia. Infine nel comparto energetico abbiamo sfruttato efficacemente il trend al rialzo dei prezzi dei biocarburanti”.
“Nel complesso è stata un’annata molto positiva; se consideriamo anche il contesto particolarmente sfidante nel quale abbiamo operato, la performance assume carattere d’eccellenza. Sono grato per l’impegno straordinario dei nostri collaboratori di ogni funzione aziendale e orgoglioso per le capacità dimostrate: questi due fattori sono stati fondamentali per il raggiungimento dei risultati”.
“Risultati”, prosegue Paterniani, “in linea inoltre con gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo dati prima dell’avvento della pandemia; nel momento in cui l’emergenza Covid ha manifestato tutto il suo potere dirompente, abbiamo dovuto rivedere i nostri piani operativi introducendo nuovi elementi di flessibilità”.
“Ammetto che, in quella fase, i target economico-finanziari sono sembrati molto lontani, ma non abbiamo mai messo in discussione la strategia e il piano di investimenti necessari per supportarne l’implementazione. Con questo mix di agilità operativa e disciplina strategica siamo riusciti a far fronte alle nuove sfide e ad allineare la nostra performance alle aspettative pre-Covid. Alla fine, abbiamo pienamente soddisfatto le attese per il 2020 ed evitato che la pandemia determinasse una significativa battuta di arresto per le iniziative e gli investimenti pianificati a supporto della crescita”.
“Da segnalare”, evidenzia il Chief Commercial Officer, che “a parte la pandemia, i dati di fatturato e di margine industriale non sono condizionati da eventi che possano considerarsi eccezionali: sono il frutto delle nostre attività e delle condizioni di mercato, che per loro natura possono mutare secondo cicli più o meno prevedibili”.
“Viceversa, i dati di EBITDA e utile netto, come spiegato sia nella relazione finanziaria che nel comunicato stampa sul bilancio, sono stati influenzati sia da poste figurative (tipicamente il trattamento dei warrant secondo gli IFRS) che da poste fiscali (e segnatamente, l’affrancamento dell’avviamento e i benefici derivanti dal patent box); oltre che da un residuo di costi non ricorrenti collegati al passaggio dall’AIM allo STAR”.
Tutto questo in una situazione complessivamente appesantita dal Covid-19 nella quale, spiega Paterniani, “innanzitutto, abbiamo dovuto garantire ai nostri collaboratori le condizioni per operare in sicurezza e, di conseguenza, introdurre una serie di misure mai sperimentate prima, dallo smart-working alla ridefinizione di alcuni processi”.
“Inoltre ricordo che SICIT opera secondo un modello di economia circolare, pertanto la situazione Covid-19 si è ripercossa su di noi anche mediante un impatto sia a monte che a valle delle nostre attività. A monte, segnalo il lock-down primaverile che, determinando la sospensione delle attività delle concerie, ha reso necessaria l’adozione di nuove soluzioni per l’approvvigionamento delle materie prime. A valle – aggiunge -evidenzio le numerose sospensioni delle attività nei cantieri edilizi e negli impianti di produzione causate dai lock-down in tanti Paesi, che hanno reso la domanda di ritardanti più debole e volatile”.
“Fortunatamente, l’effetto del Covid-19 sulla filiera produttiva agricola è stato modesto. In questo contesto vorrei sottolineare quello che, secondo me, è stato l’impatto più significativo e che credo sia destinato a permanere oltre la pandemia: il cambiamento delle modalità di svolgimento del lavoro”.
“L’impossibilità di viaggiare e la necessità di ridurre i contatti personali”, ammette Paterniani, “hanno modificato profondamente le condizioni di gestione delle relazioni, sia interne che esterne; soprattutto in ambito commerciale, sono state chiamate in causa nuove competenze ed è stato necessario immaginare e mettere in pratica nuovi approcci. Penso che in SICIT abbiamo reagito con flessibilità a questo stato di emergenza imprevisto e imparato lezioni che ci saranno utili anche in futuro”.
“Guardando poi ai prossimi mesi”, afferma il CCO, “attualmente le condizioni di mercato si mantengono favorevoli sia per il comparto agricolo che per quello energetico, per il settore edilizio ci aspettiamo una ripresa graduale nella seconda metà dell’anno”.
“Sulla scorta delle esperienze maturate nel corso del 2020, ci sentiamo pronti per affrontare il 2021 continuando ad alimentare la crescita dell’azienda. In particolare, il 2021 ci vedrà impegnati sull’ampliamento e la valorizzazione del nostro portafoglio prodotti con l’introduzione di nuove soluzioni e, allo stesso tempo, porteremo avanti la strategia di espansione geografica in Asia e Nord America. Proseguiremo inoltre nell’implementazione del piano di investimenti dedicati all’incremento della capacità e flessibilità produttiva”.
“Ovviamente”, conclude Paterniani, “affinché i nostri piani possano trovare la giusta concretizzazione, ci auguriamo che il piano vaccinale possa procedere rapidamente e riportarci quanto prima a condizioni più favorevoli allo svolgimento del business”.