Le principali piazze finanziarie asiatiche scambiano positive dopo la riunione della Fed, da cui è emerso l’impegno a mantenere una politica monetaria accomodante e un miglioramento delle stime.
In particolare, la banca centrale americana ha lasciato i tassi di interesse invariati tra lo 0 e lo 0,25% e manterrà il costo del denaro fermo almeno fino al 2023, quando è atteso almeno un aumento.
Dal lato delle previsioni, l’istituto rivede al rialzo le stime di crescita del Pil americano, previsto salire quest’anno del 6,5% (+4,2% previsto a dicembre) e del 3,3% nel 2022.
Migliori anche le stime sulla disoccupazione a stelle e strisce, con un tasso quest’anno atteso in calo al 4,5% rispetto al 5% previsto a dicembre.
L’inflazione è stimata al 2,4% nel 2021, in rialzo rispetto all’1,8% atteso in precedenza, al 2,0% nel 2022 e al 2,1% nel 2023.
“Lo stato dell’economia nei prossimi anni è molto incerto”, ha affermato Jerome Powell, presidente della Fed, e “non è ancora” arrivato il momento di iniziare a pensare a un ritiro degli interventi straordinari di politica monetaria e a un rialzo dei tassi.
Powell ha aggiunto che “è stato evitato” lo scenario peggiore ma che “nessuno dovrebbe compiacersi” della situazione attuale, e che “la Fed fornirà sostegno all’economia per tutto il tempo necessario”. La ripresa resta disomogenea, ed è lungi dall’essere completa, come riporta il numero uno dell’istituto americano, avvisando che il tasso di disoccupazione resta elevato.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,1988 mentre il dollaro/yen si attesta a 108,84. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent a 67,7 dollari al barile (-0,4%) e il Wti a 64,28 dollari al barile (-0,5%). Oro a 1.749,5 dollari l’oncia (+1,3%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,3% e lo 0,6%. Hong Kong in rialzo dell’1,6%.
In Giappone, il Nikkei sale dell’1% mentre il Topix, balzato oltre la soglia dei 2.000 punti, per la prima volta dal 1991, segna un +1,2%.
Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,6%), Nasdaq (+0,4%) e lo S&P 500 (+0,3%).