Oil & Gas (+0,3%) – Ancora in calo il greggio

Chiusura debole per le borse europee, in una seduta vissuta nell’attesa delle indicazioni dal meeting della Federal Reserve in serata in un mercato preoccupato dall’impatto della risalita dei rendimenti obbligazionari.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,1% a 24.281 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,3%, rispetto al -0,9% del corrispondente indice europeo.

In ribasso le quotazioni del greggio per la quarta giornata consecutiva, sulla strada per registrare la peggior striscia da oltre sei mesi dopo che i dati settimanali Eia hanno evidenziato un aumento delle scorte Usa.

A ciò si sono aggiunti gli avvertimenti dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, che ha dichiarato che le indicazioni su un imminente calo dell’offerta potrebbero essere ingannevoli e di non attendersi una ripresa della domanda di petrolio sui livelli pre-pandemia prima del 2023.

Tra le big del comparto positiva Eni (+0,6%), dopo che il tribunale di Milano ha assolto l’Ad Claudio Descalzi dall’accusa di corruzione internazionale in relazione al presunto pagamento di una tangente da 1,092 miliardi di dollari in Nigeria.

Sotto la parità, invece, Saipem (-0,2%) e Tenaris (-0,4%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo Saras (-2,1%), con le vendite che hanno colpito anche Maire Tecnimont (-1,7%).