FUM (Aim) – Impatto del Covid sul 2020, ma forte recupero dal 4Q dà fiducia su outlook 2021

Franchi Umberto Marmi, azienda attiva nel settore della lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara, ha chiuso il 2020 con ricavi in calo del 21,4% a 51 milioni, per effetto principalmente dell’impatto del lockdown dovuto alla pandemia nel secondo trimestre.

Gli ultimi tre mesi dell’esercizio hanno però evidenziato una forte ripresa delle vendite, raggiungendo i 15,3 milioni e segnando un +15,3% rispetto al terzo trimestre 2020 e un +19,5% rispetto al quarto trimestre 2019.

A livello di aree geografiche, l’Italia ha evidenziato una sostanziale tenuta delle vendite a 24,3 milioni rispetto ai 24,5 milioni del 2019, mentre gli Stati Uniti hanno generato 6,5 milioni rispetto ai 7 milioni del 2019.

In contrazione la Cina a 8,2 milioni dai 16,3 milioni del 2019, complice sia il lungo periodo di lockdown cinese e italiano sia le difficoltà logistiche che hanno bloccato le visite dei clienti presso gli showroom in sede.

In termini di prodotti venduti si è registrata un’importante flessione dei ricavi di Calacatta (-10,7 milioni rispetto al 2019) in considerazione della contrazione delle vendite in Cina dove il Calacatta rappresenta di gran lunga il prodotto più ricercato. A ciò si è contrapposto un aumento dello Statuario (+0,9 milioni rispetto al 2019), del Gioia Venato (+1,8 milioni rispetto al 2019) e del Bianco Carrara (+1,6 milioni rispetto al 2019).

L’Ebitda adjusted è diminuito del 33,6% a 17,9 milioni per effetto della contrazione dei ricavi e in particolare delle minori vendite di Calacatta su cui i margini industriali sono particolarmente elevati, evidenziando comunque una buona tenuta della redditività al 35,1% (-650 punti base).

L’Ebit ha segnato un -45% a 14,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa al 26,1% (37,3% nel 2019). L’esercizio si è chiuso con un calo dell’utile netto del 37,7% a 10,3 milioni.

Gli investimenti nel corso dell’anno sono stati pari a 2,1 milioni, in diminuzione rispetto ai 4,9 milioni dell’esercizio precedente sia in considerazione dell’effetto della pandemia di Covid19, ma soprattutto per il fatto che le attività legate all’ampliamento degli spazi espositivi presso la sede della Società sono sostanzialmente terminati nei primi mesi dell’anno 2020.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta riporta cassa per 1 milioni, rispetto ai 64, milioni al 31 dicembre 2019. Tale risultato riflette l’importante autofinanziamento generato nel periodo, l’incremento del capitale circolante legato all’aumento del magazzino in considerazione dell’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi presso la sede aziendale e le facilitazioni di pagamento concesse ai Clienti nonché la distribuzione dei dividendi nel corso del 2020.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i primi mesi del 2021 confermano il trend di recupero evidenziato nel corso dell’ultimo trimestre del 2020 sia in termini di ricavi che di redditività.

In particolare, l’intensa attività commerciale che la Società sta pianificando per l’anno in corso, fra le quali la partecipazione alle esposizioni fieristiche in Cina, prevista a maggio, e a Verona – Marmomacc, prevista a fine settembre/inizio ottobre – dovrebbe permettere di recuperare i livelli di vendita e di redditività raggiunti nel 2019.

Infine, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo pari a 0,241 euro per azione, corrispondenti a un payout ratio del 70%.

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