IEG – Ebitda 2020 confermato positivo, strategie di internazionalizzazione nel futuro

Il Cda di IEG ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, chiuso con un Ebitda di segno positivo nonostante la pandemia che ha inevitabilmente penalizzato le attività del settore fieristico.

La diffusione del Covid-19 e le misure restrittive adottate per contrastarne la propagazione hanno infatti impattato sui ricavi del gruppo che, dopo aver messo a segno un’ottima performance nei primi mesi dell’anno (+2,6 milioni su base annua), si sono attestati a 79,8 milioni (178,6 milioni nel 2019).

Il core business riguardante l’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche ha registrato ricavi per 53 milioni (66,4% ricavi complessivi), sostenuti prevalentemente nei mesi antecedenti la diffusione del Covid-19 dalla sensibile crescita (+2,6%) realizzata grazie ai brillanti risultati di Sigep e VicezaOro. Il Covid-19 ha comportato una contrazione del comparto per 37,4 milioni imputabile alla cancellazione di eventi e per 10,2 milioni al minore giro d’affari delle manifestazioni svolte nei periodi di riapertura.

I ricavi dei servizi correlati (allestimenti, ristorazione e pulizie) si sono attestati a 21,2 milioni (26,5% ricavi complessivi). Gli allestimenti hanno seguito la stessa dinamica delle attività fieristiche mentre i servizi di pulizie sono rimasti operativi tutto l’anno (anche se con valori contenuti) per i lavori di sanificazione. Minore inoltre il contributo derivante dagli eventi congressuali (2,5 milioni) e dagli eventi ospitati (un piccolo evento nel 2020 vs 2019 svolgimento importanti eventi come Macfruit d Expodental).

Ciononostante, è doveroso soffermarsi sull’Ebitda del gruppo, positivo per 1,8 milioni (41,9 milioni nel 2019), che ha confermato gli ottimi risultati delle manifestazioni di inizio anno e l’efficacia delle azioni intraprese dal management per contrastare la situazione, oltre alla flessibilità della struttura dei costi operativi e il ricorso ad ammortizzatori sociali.

L’Ebit, influenzato da svalutazioni per 4,7 milioni, si è rivelato negativo per 21,6 milioni (Ebit positivo per 24 milioni nel 2019) mentre la gestione finanziaria ha sottolineato un saldo positivo per 5,4 milioni (oneri di 4,1 milioni nel 2019), ottenuto grazie alla rideterminazione per 9,3 milioni dei debiti per put options concesse alle minorities di alcune società controllate.

Il periodo in esame si è chiuso quindi con una perdita di competenza del gruppo di 11,3 milioni (utile 12,9 milioni nel 2019).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la PFN ammontava a 129,1 milioni (incremento 24,6 mln di indebitamento netto vs 31 dicembre 2019) e la PFN “monetaria” a 93,3 milioni (incremento 40,1 mln vs 31 dicembre 2019).

Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, IEG ha illustrato le proprie strategie di internazionalizzazione, andando a presidiare i principali mercati internazionali nei settori di punta del portafoglio (Food, Oro, Ambiente, Fitness/Wellness). In merito, a breve saranno comunicate importanti operazioni di espansione internazionale proprio su alcuni dei settori indicati.

Il gruppo intende inoltre portare avanti lo sviluppo di servizi attraverso un nuovo mix fisico-digitale, continuando ad affiancare i propri clienti per consentirgli di rimanere in contatto con il proprio mercato e organizzare al meglio la ripartenza degli eventi in presenza. IEG ha ribadito infatti di guardare al futuro con fiducia, convinta della strategicità del settore fieristico e del proprio ruolo.

Infine, il percorso di aggregazione con BolognaFiere prosegue su nuove basi: IEG ha confermato la validità industriale del progetto e la determinazione di perseguire tale obiettivo, oltre a indicare che continuerà a lavorare per verificarne la fattibilità.