Mercati – Apertura negativa, Ftse Mib a -0,9%

Apertura negativa per le borse europee, dopo i ribassi registrati ieri a Wall Street e stamane sui mercati asiatici in un mercato appesantito dai timori legati alla risalita dei rendimenti obbligazionari e a un’accelerazione dell’inflazione.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 24.150 punti. In calo anche il Ftse 100 di Londra (-1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e il Dax di Francoforte (-0,5%).

L’approccio tollerante sull’inflazione annunciato mercoledì dalla Federal Reserve ha innervosito i mercati innescando un nuovo sell-off sui bond, con il tasso del decennale americano che ha toccato un nuovo picco dell’1,75% per la prima volta da gennaio 2020.

La volontà della banca centrale Usa di lasciar surriscaldare l’economia con il supporto della politica monetaria ha alimentato le attese di un aumento più rapido dell’inflazione, rafforzando i timori di pressioni inflazionistiche.

Sempre in tema banche centrali, la Bank of Japan ha dichiarato che acquisterà solo Etf collegati all’indice Topix fino a 12 trilioni di yen (circa 110,2 miliardi di dollari), mentre ha mantenuto il target per i tassi di interesse a breve termine a -0,1%.

L’istituto nipponico ha anche affermato che lascerà il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni muoversi più liberamente intorno al suo obiettivo zero, in un intervallo compreso tra  -0,25% e +0,25%. Un target messo per iscritto per la prima volta.

Per quanto riguarda la pandemia, invece, la Francia ha annunciato un lockdown in alcune aree del Paese, tra cui Parigi, gettando nuove ombre sull’outlook dell’Europa tra le difficoltà di campagne di vaccinazioni che stentano a decollare.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione di febbraio in Germania sono saliti dello 0,7% su base mensile, rispetto al +1,4% del mese precedente, e dell’1,9% su base annua, in aumento dal +0,9% di gennaio.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,193 e il dollaro/yen a 108,8, mentre la sterlina sale a 1,395 sul dollaro dopo che ieri la Bank of England ha confermato il programma di acquisto e i tassi al minimo storico dello 0,1% pur registrando un lieve miglioramento dell’economia.

Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 63,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 59,9 dollari, dopo che il crollo di ieri ha portato a cinque sedute consecutive in calo, peggior striscia negativa da oltre un anno.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 96 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,66%.

Tornando a Piazza Affari, in rosso in avvio Tim (-3,7%), Bper (-2,8%) e i petroliferi Eni (-2,6%), Tenaris (-2,3%) e Saipem (-1,6%). In calo Poste Italiane (-1,6%) dopo aver presentato prima dell’apertura il nuovo piano industriale al 2024, mentre avanza Enel (+0,8%) dopo aver diffuso ieri a mercati chiusi i risultati 2020.