Mercati – Milano chiude in calo (-0,7%) con gli eurolistini, volatile Wall Street

Finale negativo per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street recupera dai minimi intraday, con il Nasdaq in rialzo dello 0,8%, lo S&P500 a +0,1% e il Dow Jones che riduce la perdita a -0,5%. Il tutto, in una seduta volatile anche a causa della scadenza contemporanea di opzioni e futures su indici e azioni.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,7% a 24.199 punti, sottotono come l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e il Dax di Francoforte (-1,0%).

Si attenua parzialmente il sell-off sui bond, innescato in settimana dall’atteggiamento tollerante della Fed su eventuali pressioni inflazionistiche, che aveva spinto il tasso del decennale americano all’1,75% per la prima volta da gennaio 2020.

Sui mercati prevale comunque la cautela, complici le tensioni internazionali Usa-Cina e Usa-Russia e i timori residui legati ad un’eventuale accelerazione fuori controllo dei prezzi.

Intanto, la banca centrale americana ha comunicato che non estenderà l’allentamento temporaneo dei requisiti di capitale per gli istituti a stelle e strisce, in scadenza a fine marzo, pur dichiarandosi pronta a rivedere il cosiddetto supplementary leverage ratio (SLR) in futuro. Il presidente Jerome Powell ha poi ribadito che la Fed garantirà il proprio supporto all’economia finché sarà necessario.

Focus anche sulla pandemia e sull’andamento delle campagne di vaccinazione, soprattutto in Europa dove la Francia ha annunciato un lockdown in alcune aree del Paese, all’indomani del verdetto positivo dell’Ema su Astrazeneca.

Sul Forex l’euro/dollaro oscilla in area 1,19 mentre il cambio tra biglietto verde e yen staziona a 108,85. La Bank of Japan ha annunciato che acquisterà solo Etf collegati all’indice Topix fino a 12 trilioni di yen (circa 110,2 miliardi di dollari) e ha ampliato la banda di oscillazione del rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni (-0,25%/+0,25%).

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 64,1 dollari e il Wti (+1,5%) a 60,9 dollari, comunque vicine a registrare il peggior calo settimanale da ottobre in un contesto ancora caratterizzato dall’incertezza sull’outlook della domanda nel breve termine.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 96 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia (-7,4%) abbandona i massimi da un anno toccati nelle ultime sedute, scontando la possibile revisione del piano originario per la rete unica che prevedeva il controllo dell’ex monopolista. In calo anche Bper (-4,0%) dopo che Carlo Cimbri, Ceo di Unipol (primo azionista della banca) ha raffreddato i rumors su una potenziale fusione con Banco Bpm (-1,8%).

Vendite anche su Stellantis (-3,5%), mentre chiudono in controtendenza le utilities, in particolare Enel (+3,0%) dopo aver diffuso ieri a mercati chiusi i risultati 2020 e Snam (+2,6%). Rimbalzo per Diasorin (+2,1%), dopo esser scesa nei giorni scorsi sui minimi da quasi un anno.