TrenDevice – Player di riferimento nel ricondizionamento di prodotti hi-tech di fascia alta

In un quadro economico e sociale particolarmente complesso TrenDevice, dopo avere chiuso un primo semestre 2020 positivo, ha comunicato vendite preliminari a fine 2020 aumentate del 29% a 9,3 milioni. Ma non solo, il mercato dei prodotti ricondizionati, oltre ad attivare le dinamiche dell’economia circolare aiuta l’ambiente con la società che ha infatti stimato per il Q4 2020 di aver evitato l’immissione nell’ambiente di 438 tonnellate di CO2, per totali 1.503 tonnellate di minori immissioni per l’intero 2020 (+49% rispetto al 2019). Alessandro Palmisano, CEO e co-founder di TrenDevice commenta: “Considerato il delicato momento economico che si sta vivendo a livello globale, la Società sta mantenendo i propri obiettivi a conferma di come il settore dell’economia circolare continui a viaggiare in controtendenza, generando anche un impatto positivo in termini ambientali”. La società proseguirà il percorso di crescita accelerato anche dai 2,7 milioni di risorse rivenienti dall’aumento di capitale connesso all’ingresso in borsa dello scorso 27 ottobre. 

Modello di business 

Fondata nel 2013, TrenDevice è un player nell’economia circolare nel settore del ricondizionamento di prodotti hi-tech di fascia alta (Smartphone e tablet Apple, Samsung e Huawei, IoT Device) con controllo completo della Value Chain. 

La società conta oltre 350.000 utenti registrati e riceve oltre 1.000 richieste di valutazione usato al giorno da aziende e privati, con una customer satisfaction rate del 92%.

TrenDevice ha uffici commerciali a Milano, oltre che laboratori e centro logistico a Manocalzati (AV). Tutti i dispositivi ricondizionati TrenDevice sono accuratamente testati e accompagnati da una garanzia di 12 mesi, estendibile a 24 mesi con il Protection Plan 2 anni.

Ultimi avvenimenti

TrenDevice è sbarcata a Piazza Affari il 27 ottobre 2020, raccogliendo in fase di collocamento 2,7 milioni. Tali risorse saranno utilizzate per accelerare il percorso di crescita attraverso il consolidamento delle vendite digitali, l’apertura di retail store  lo sviluppo di un marketplace.

In questa direzione rientra l’apertura in dicembre, del primo punto vendita retail a Milano, nei pressi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Quella del capoluogo lombardo è la prima di una serie di inaugurazioni previste nelle principali città italiane, in linea con la strategia di crescita della società”.

Inoltre, lo scorso gennaio TrenDevice ha siglato due accordi con primari operatori internazionali europei e statunitensi attivi nel commercio all’ingrosso di smartphone e PC usati, al fine di potenziare l’approvvigionamento e la conseguente disponibilità di prodotti ricondizionati dell’azienda.

Infine, nel corrente mese di marzo, la società ha stretto un accordo con Net Insurance e Mansutti, storico broker assicurativo indipendente, per la vendita di prodotti assicurativi a corredo dell’offerta di device ricondizionati.

Conto economico

Nonostante lo scenario complesso scaturito dal Covid-19 la società ha chiuso la prima metà del 2020 con ricavi aumentati del 26% a 3,7 milioni.

L’Ebitda si è attestato a 362 mila euro (+52%), mentre su base adjusted, al netto di crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo, è aumentato del 56,9% a 342mila euro, con il relativo margine salito di 1,8 punti percentuali.

L’Ebit è quintuplicato a 100mila euro spesati ammortamenti e svalutazioni aumentati del 20% in relazione principalmente all’ammortamento dei diritti di brevetto e opere d’ingegno (piattaforma “TrenDevice Recommerce Solution”).

Gli oneri finanziari netti sono aumentati del 69,9% principalmente per le maggiori commissioni d’incasso derivanti dalla crescita del fatturato e l’incremento degli oneri finanziari connesso all’accensione di un nuovo finanziamento con Intesa San Paolo.

Il periodo in esame si è chiuso in sostanziale pareggio rispetto alla perdita di 32 mila euro registrata nel primo semestre 2019. 

Breakdown ricavi  

Dalla ripartizione dei ricavi  emerge che a contribuire principalmente all’incremento del fatturato sono state le vendite di “Device” e di “Apple Mac” salite rispettivamente del 26,2% a 3,1 milioni (81,9% del totale) e del 28% a 485mila euro (13% del totale).

I ricavi da “Accessori”, pari al 2,3% del totale, sono  saliti dell’88% a 88mila euro mentre la voce “Services” ha riportato ricavi più che raddoppiati a 49mila euro.

Dinamiche che hanno più che compensato il calo registrato dai ricavi da “Upgrade” (-37,8%) a 55mila euro (1,5% del totale). 

Stato patrimoniale

Il patrimonio netto è aumentato dai 300mila euro del 2018 a 742mila euro del 2019, a seguito anche di un aumento di capitale per 441mila tramite equity crowdfunding, per poi mantenersi sostanzialmente stabile.

L’indebitamento finanziario netto è sceso nel 2019  a 1,8 milioni dai 2 milioni di fine 2018 per poi superare 2,3 milioni al 30 giugno 2020, principalmente per l’aumento dell’indebitamento finanziario non corrente.

Si ricorda che i dati di fine giugno 2020 non recepiscono ancora gli effetti dell’aumento di capitale connesso all’approdo in borsa. 

Ratio 

I principali indicatori economici e patrimoniali si mantengono elevati, seppur in calo, con riferimento sia all’indicatore del rimborso del debito pari a 2,72x a fine 2019, dal 6,76x del 2018 (3,22x il dato annualizzato al 30 giugno  2020), sia per il quoziente di indebitamento a 2,39x dal 6,53x di fine 2018 (3,17x al 30 giugno 2020).

In forte calo il Roe passato da 9,7% del 2018 allo 0,1% di fine 2019 riflettendo la contrazione dell’utile netto e l’aumento del patrimonio netto (0,3% il dato annualizzato al 30/6/2020). 

Outlook 

Nel periodo 2020-2023, l’attività di TrenDevice resterà incentrata sulla vendita di smartphone e dispositivi elettronici di alta gamma. La società, inoltre, intende perfezionare e aggiornare costantemente i processi di ricondizionamento e migliorare la piattaforma di recommerce di cui si avvale, attraverso l’introduzione di una nuova gamma di servizi (pre-ordini e algoritmi predittivi; marketplace “Usato Certificato”; pagamento rateale), a cui saranno indirizzate le risorse derivanti dall’Ipo.

La società si attende un incremento sia del canale di vendita online sia una crescita del retail attraverso l’apertura fino a 10 punti vendita “TrenDevice” entro il 2023, progetto peraltro già avviato a Milano.

Al fine di consolidare la propria brand awareness e di rendere noto al grande pubblico il concetto di “prodotto ricondizionato”, TrenDevice investirà risorse in pubblicità sia online – su canali di massa (ad es. Google AdWords, Facebook, LinkedIn, ecc.) – sia offline (ad es. via radio, tv, cartellonistica, ecc.).

Sul fronte dei numeri, EnVent (Nomad della società), nello studio di inizio copertura dello scorso 5 novembre, stima una progressiva crescita dei ricavi a 8,6 milioni nel 2020, che si confrontano con i 9,3 milioni del dato preliminare, fino a raggiungere 23,8 milioni nel 2023 con un cagr 2019-23 del 34,8%.

Una dinamica positiva che dovrebbe amplificarsi a livello di Ebitda, atteso a 0,8 milioni nel 2020 e in aumento fino a 2,5 milioni nel 2023 (cagr del 42,9%) e di Ebit, previsto per fine 2020 a 0,2 milioni per poi crescere a 1,5 milioni nel 2023 (cagr del 65,5%).

Gli analisti prevedono un 2020 in pareggio per poi registrare un utile di 0,2 milioni nel 2021, che dovrebbe continuare a salire fino a 1 milione nel 2023.

Sul fronte patrimoniale TrenDevice dovrebbe una registrare una liquidità netta di 0,4 milioni nel 2020, attesa in progressivo aumento fino a sfiorare i 4 milioni a fine quadriennio. 

Borsa

Dallo sbarco in Borsa dello scorso 27 ottobre ad un prezzo di collocamento di 0,81 euro,  l’azione TrenDevice ha manifestando un andamento altalenante toccando il prezzo massimo a 0,85 euro il 21 gennaio, in scia all’annuncio dei ricavi preliminari 2020. L’azione ha poi ritracciato fino a scendere agli attuali 0,77 euro.

Nello studio dello scorso 5 novembre EnVent indica un target price di 1,29 euro, che al prezzo attuale incorpora un upside potenziale del 67%.

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