Avio – Ricavi e utile in calo nel 2020, cassa netta in aumento nel 2020. Proposto dividendo di 0,285 euro

Avio ha chiuso il 2020 con ricavi per 322 milioni, in calo del 12,6% rispetto al 2019. La diminuzione sconta principalmente l’impatto del Covid-19, che ha causato un rallentamento nell’esecuzione delle attività operative sia di sviluppo sia di produzione.

L’Ebitda adjusted è pari a 43,3 milioni, in linea con il 2019, con una marginalità del 13,4%. L’Ebitda reported ammonta invece a 35,2 milioni (-17,4%), con un margine dell’11% circa, un andamento legato al drastico e imprevedibile aumento dei costi non ricorrenti (8,1 milioni rispetto a 1,4 milioni 2019) derivanti dall’aumento dei costi di missione, sanitizzazione e igienizzazione degli ambienti lavorativi, acquisto di dispositivi di protezione individuale.

L’Ebit adjusted risulta pari a 24 milioni (-14,1%), per un margine del 7,4%, mentre quello  reported si attesta a 15,9 milioni (-40%), con una marginalità di circa il 5%, scontando anche l’aumento degli ammortamenti legati all’inizio dell’utilizzo di 2 nuovi asset posti in esercizio per la produzione dei motori P120 e Zefiro 40.

L’utile netto si riduce di circa il 45% a 14,9 milioni.

Il portafoglio ordini aumenta del 10% a 736 milioni, superiore rispetto alla guidance di 650-680 milioni.

Si segnala che Avio ha tra l’altro siglato un accordo iniziale con Arianespace per l’avvio della produzione del prossimo lotto di 10 lanciatori Vega C per il periodo 2023-2026. Tale lotto produttivo sarà destinato a clienti sia commerciali sia Europei istituzionali, tra cui la Commissione Europea.

Migliora la cassa netta a 62,6 milioni, rispetto ai 57,9 milioni al 31 dicembre 2019.

Il Cda ha deliberato di proporre agli azionisti il prossimo 29 aprile di distribuire un dividendo unitario 0,285 euro per complessivi 7,3 milioni, per un dividend payout ratio del 49,2%.

Il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha anche stabilito di modificare la politica dei
dividendi incrementando il limite di dividend payout ratio dal 50% al 60% al fine di conferire maggiore flessibilità nella remunerazione degli azionisti.

Infine il C.d.A  propone ai soci un secondo programma di acquisto di azioni proprie per un importo 9,1 milioni.