Nel 2020 Iervolino Entertainment ha contabilizzato ricavi pari a 120,7 milioni (+51% a/a).
L’Ebitda si è attestato a 112,4 milioni (+49,1%), grazie anche alla poco significativa incidenza dei costi operativi.
L’Ebit si è fissato 22,8 milioni (+1%), dopo aver spesato 90,4 milioni di ammortamenti riferiti essenzialmente alla quota di competenza degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (opere audiovisive).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 20,2 milioni (-4%), risentendo dell’aumento degli oneri finanziari netti da 0,3 milioni a 0,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto balza a 15,6 milioni (0,5 milioni a fine anno 2019) .tale variazione risente, in particolare, dei pagamenti dell’ultimo trimestre dell’esercizio per gli investimenti di attività in Serbia, per le produzioni filmiche spostate nella parte finale dell’anno a causa delle restrizioni per la pandemia, nonché per gli slittamenti nelle domande per l’accesso ai government grant, con conseguente ritardo ai fini della relativa cessione.
Per l’esercizio 2021 è prevedibile, una crescita dei ricavi e delle opere capitalizzate. Le nuove attività saranno finanziate con prestiti dedicati e quindi autoliquidanti. Per ciò che concerne i margini, anche in considerazione dell’andamento generale del mercato, è prevedibile una dinamica più contenuta.
Lo sviluppo aziendale continuerà sulla base delle linee guida del piano industriale che prevedono un cambiamento del focus delle priorità aziendali bilanciando gli investimenti con le attività con maggiore generazione di cassa, quali quelle di service (produzione esecutiva) e di licenze di personaggi e pipeline. I relativi effetti inizieranno a vedersi, gradualmente, a partire dal secondo semestre dell’esercizio corrente.
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