Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude l’ottava con un calo dello 0,6% e poco al di sopra dell’analogo indice europeo (-1,1%), beneficiando solo in minima della performance tonica del comparto bancario (+1%) e muovendosi in controtendenza rispetto al Ftse Mib (+0,4%).
In Europa il focus resta da un lato sull’andamento sulle misure restrittive per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti a sostegno dell’economia del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi.
Il vivace andamento del settore creditizio ha impattato solo in parte sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Banca Mediolanum (+3%) e Banca Generali (+1,5%), grazie anche alla possibile decisione della BCE di rimuovere la raccomandazione sui dividendi a fine settembre, mentre scattano i realizzi su Azimut (-0,6%), che prosegue con le acquisizioni all’estero.
Sul listino principale rallenta Nexi (-3,7%), alle prese con le operazioni Sia e Nets da finalizzare nei prossimi mesi.
Sul Mid Cap frenano Banca Ifis (-3%), Cerved (-1,1%), e doValue (-2,6%). Molto bene illimity (+4,8%). Sottotono MutuiOnline (-0,2%), reduce dai conti. Bene Banca Farmafactoring (+1,9%), che ha approvato il piano finanziario al 2023.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+2,9%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia. Stop per Banca Sistema (-2,2%), con alcuni soci che hanno formato un patto di consultazione in vista del rinnovo del cda.