Il Cda di Alkemy ha approvato i risultati FY2020, che hanno evidenziato la forte resilienza dei servizi offerti, mostrando già i primi effetti del processo d’industrializzazione in termini di crescita della redditività e generazione di cassa.
Nel periodo in esame il fatturato consolidato si è attestato a 74,9 milioni (-11,4%), registrando una contrazione a seguito del calo dei ricavi della controllata messicana, maggiormente esposta al settore turistico-alberghiero colpito dal Covid-19.
I ricavi realizzati in Italia, pari a 53,2 milioni (57,1 mln nel 2019) hanno registrato una contrazione minore (-6,8%) mostrando una maggiore resilienza del business: la dinamica delle società italiane è stata influenzata dalla nuova strategia di Go-to-Market focalizzata sul forte presidio dei clienti principali.
L’Ebitda adjusted, pari a 6,2 milioni, ha registrato invece una crescita del 23,2%, beneficiando delle efficienze derivanti dall’implementazione della nuova organizzazione che sostiene il gruppo nell’industrializzazione del modello di business, oltre alla sopracitata strategia di Go-to-Market, focalizzata sullo sviluppo di progetti a maggiore valore aggiunto e profittabilità. In miglioramento anche la marginalità, salita all’8,3% (6% nel 2019%).
Forte crescita per il risultato operativo, pari a 3,1 milioni, in aumento di oltre il doppio rispetto il dato del 2019 (1,4 milioni).
Il conto economico si è chiuso quindi con un risultato consolidato positivo di 1,8 milioni che si confronta con una perdita di 0,2 milioni nel 2019. Il flusso di cassa operativo è pari a 9,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 12,5 milioni, in miglioramento rispetto i 19,2 milioni rilevati al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, il gruppo ha sottolineato che tenendo conto dei risultati conseguiti nel 2020 ed in particolare nell’ultimo trimestre dell’anno, dell’attuale stato di avanzamento del business nei primi mesi del 2021, salvo il verificarsi di ulteriori eventi aggravanti non sempre prevedibili (i.e. continuazione ed inasprimento del lockdown, ritardo del piano vaccinale), si conferma che l’aspettativa del Gruppo è di riprendere la via della crescita organica, sia in termini di ricavi che di marginalità, beneficiando del lavoro di razionalizzazione ed efficientamento realizzato nell’esercizio precedente ed attualmente in corso.