B&C Speakers ha chiuso il 2020 con un fatturato in calo del 43% a circa 32 milioni, una dinamica che si è manifestato su tutti i mercati di riferimento. L’area geografica che meglio ha contenuto gli effetti della crisi è stata quella del Nord America (che pesa il 28% circa dei ricavi), subendo una riduzione del 22%, mentre l’area Euro (38% dei ricavi) ha perso il 52% e l’Asia (20% del fatturato) il 42%.
L’Ebitda si è attestato a 5,12 milioni, in calo del 59,3% rispetto al 2019, con un’incidenza sui ricavi che passa dal 22,35% del 2019 al 16,02% del 2020. L’Ebit è diminuito del 71,9% a 2,89 milioni.
L’utile netto ammonta a 1,65 milioni, registrando una diminuzione dell’81% complici anche le perdite presunte da concambio delle eccedenze valutarie (depositi bancari e crediti commerciali) che hanno risentito del deprezzamento del dollaro rispetto all’euro realizzatosi nel corso della seconda parte del 2020.
Al 31 dicembre 2020, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 0,6 milioni rispetto all’indebitamento per 5,01 milioni a fine esercizio 2019. Il miglioramento è da associare alla capacità della società di generare cassa nonostante la contrazione dei volumi di vendita.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,26 euro per ogni azione in circolazione per un ammontare complessivo superiore rispetto all’utile di esercizio. Nella nota si legge che l’eccedenza viene erogata in merito alla mancata distribuzione del bonus nel 2019. La data di stacco e la record date sono previste rispettivamente il 3 e il 4 maggio 2021.