Nuovi rumor di M&A coinvolgono Bper. Difficilmente però qualcosa si muoverà prima dell’assemblea del prossimo 21 aprile, chiamata a rinnovare il cda.
Lo si apprende da MF, secondo cui uno dei primi atti del nuovo board potrebbe essere la nomina di un advisor finanziario per esplorare le diverse opzioni di M&A.
Il giornale cita Rotschild e Citigroup, con cui la banca modenese ha lavorato in passato, e Mediobanca, con cui vanta buoni rapporti Unipol, primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale.
Entro maggio Bper dovrebbe completare l’integrazione degli sportelli ex Ubi recentemente acquisiti da Intesa Sanpaolo e solo dopo, in linea teorica, potrebbe focalizzarsi su altre operazioni.
Bper da molte settimane viene accostata a Banco Bpm per una potenziale aggregazione, anche se nei giorni scorsi Carlo Cimbri, Ceo di Unipol, ha raffreddato questa ipotesi e altre possibilità nel breve termine.
Per Bper, Banco Bpm rimane un’ipotesi “affascinante” “anche se non l’ho mai definita l’opzione principale. Nel nostro mestiere bisogna guardare la realtà. A mio parere un’eventuale fusione con Banco Bpm non è un’ipotesi che la banca può vagliare ora”, ha affermato Cimbri in un’intervista a Il Sole 24 Ore.
Senza contare che Unipol ha optato per una discontinuità al vertice di Bper, indicando Piero Montani quale successore dell’attuale Ceo Alessandro Vandelli.
Montani “avrà bisogno di tempo per conoscere la struttura e decidere. Concretamente operazioni simili non possono essere fatte al volo”, ha sottolineato Cimbri, aggiungendo che “forse ci sono tempi che sono diversi tra le parti in gioco” perché “Bper è in fase di cambiamento e deve fare la sua strada presentandosi pronta di fronte a qualsiasi opportunità. È quindi difficile che questo possa avvenire entro l’anno”.
La scelta di Montani, in ogni caso, “non serve né a favorire né a smontare alcuna opzione strategica, ma è funzionale a mettere Bper nelle migliori condizioni per affrontare le future occasioni che la banca valuterà”, ha aggiunto il manager.
Intorno alle 11:00 il titolo guadagna lo 0,4% a 1,91 euro, tentando un recupero dopo i cali delle ultime sedute. L’indice di settore cede lo 0,9 per cento.