Comer Industries ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati pari a 396,2 milioni, in calo del 2,1% rispetto al 2019 (-0,6% a cambi costanti). Il fatturato, per l’89% realizzato all’estero, nonostante il contesto di mercato ha risentito positivamente delle ottime performance ottenute nel comparto industriale e nei mercati dell’Asia-Pacific.
L’Ebitda adjusted che si è attestato a 50,1 milioni, aumentato dell’11,3% e pari al 12,6% delle vendite (+100 bp).
In crescita anche l’Ebit (+9,2%) a 30,4 milioni, con il relativo margine al 7,7% (+80 bp).
L’utile netto si fissa a 21,8 milioni (+17,6%), pari al 5,5% del fatturato.
La posizione finanziaria netta a fine anno presenta un saldo positivo di 3,2 milioni, in miglioramento di oltre 32 milioni rispetto a fine anno 2019.
Il CdA proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,50 euro per azione, aumentato rispetto a 0,35 euro dell’anno precedente.
I soci, convocati per il prossimo 22 aprile, saranno chiamati a deliberare anche sull’autorizzazione all’acquisto e alienazione di azioni proprie per un numero massimo di 2.040.928 azioni ordinarie, a un prezzo compreso tra 5 e 25,00 euro.