Mercati asiatici – Proseguono le vendite a partire da Giappone e Hong Kong

Altra giornata negativa per le principali piazze finanziarie asiatiche, che hanno seguito il ribasso di Wall Street dopo che i governi europei hanno esteso i lockdown anti-coronavirus, raffreddando l’ottimismo sulle prospettive di ripresa economica.

La fiducia degli investitori è stata scossa dopo che la Germania e i Paesi Bassi hanno esteso, per altre tre settimane, le restrizioni e imposto nuovi limiti ai viaggi e agli affari in risposta ai picchi di infezione.

In Giappone, le azioni energetiche hanno guidato il declino poiché l’estensione tedesca dei blocchi pandemici e i persistenti dubbi sulla sicurezza di un popolare vaccino contro il coronavirus hanno frenato le aspettative di un rimbalzo della crescita economica e della domanda di petrolio.

Tuttavia, alcune azioni tecnologiche hanno ricevuto una spinta dai piani per aumentare gli investimenti nella produzione di semiconduttori all’avanguardia per alleviare le carenze di approvvigionamento globale.

Dall’agenda macro nipponica, il dato preliminare di marzo del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 52 punti, al di sopra della rilevazione finale di febbraio (51,4 punti). Dinamica analoga per il dato riguardante i PMI servizi, salito a 46,5 punti dai 46,3 punti di febbraio. Il dato composito risulta pari a 48,3 punti (48,2 punti febbraio).

Oltreoceano, a Washington, il segretario al Tesoro Janet Yellen e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno detto al Congresso che occorre fare di più per limitare i danni economici. Powell ha sottolineato che non si aspetta che i programmi di stimolo innescino l’inflazione.

L’effetto Powell si è visto solo sul mercato obbligazionario che ha beneficiato di un calo dei rendimenti con il Tbond a 10 anni in calo cinque punti base al 1,63%, e dopo avere superato l’1,70% la scorsa settimana.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1845 mentre il dollaro/yen si fissa a 108,54. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent a 61,45 dollari al barile (+1,1%) e il Wti a 58,30 dollari al barile (+0,9%). Oro poco mosso a dollari 1.729 l’oncia (+0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen arretrano rispettivamente dell’1,3% e dell’1,4%. In rosso anche Hong Kong (-2,3%).

In Giappone, il Nikkei e il Topix cedono rispettivamente il 2% e il 2,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Russell in calo del 1,8%, il Nasdaq del 1,1%, il Dow Jones dello 0,9% e lo S&P500 dello 0,8%.