Mercati – Europa in miglioramento dopo dati macro, Milano azzera le perdite

Andamento perlopiù debole per le borse del Vecchio Continente, mentre i futures sugli indici americani puntano verso una partenza positiva a Wall Street dopo i cali della seduta precedente.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha annullato i precedenti ribassi e oscilla intorno alla parità in area 24.100 punti. In lieve calo, seppur in miglioramento rispetto all’apertura, il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

I dati sull’attività economica dei Paesi europei diffusi nel corso della mattinata hanno evidenziato nel complesso una ripresa, trainata soprattutto dal comparto manifatturiero. In particolare, l’economia dell’eurozona è tornata a crescere dopo sei mesi, con il Pmi composito a 52,5 punti e il Pmi manifatturiero sui massimi dal 1997 a 62,4 punti.

Il sentiment resta però appesantito dai lockdown nei principali Paesi (Germania, Francia e Italia), che nelle ultime settimane hanno rafforzato le restrizioni nel tentativo di arginare una nuova ondata del virus. A ciò si aggiungono i ritardi nelle campagne vaccinali e i dubbi sul farmaco di Astrazeneca, oltre al monito dell’Oms secondo cui il recente aumento di vittime e contagi rappresenta “un trend molto preoccupante”.

Negli Usa, i rendimenti dei Treasuries si avviano verso il terzo giorno consecutivo di discesa, dopo le nuove rassicurazioni di Powell sui rischi legati all’inflazione e una solida domanda nell’asta del titolo biennale, che hanno contribuito ad alleviare i timori sullo scarso appeal del debito Usa. Focus sulle aste di titoli a 5 e 7 anni, mentre desta qualche preoccupazione l’ipotesi di un incremento dell’aliquota fiscale dal 21% al 28% per finanziare il piano infrastrutturale.

Sul Forex l’euro/dollaro continua ad arretrare a 1,182 mentre il cambio tra biglietto verde e yen rimane sostanzialmente stabile a 108,7.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio dopo il crollo di ieri, con il Brent (+2%) a 62 dollari e il Wti (+2,1%) a 59 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte Usa. Intanto una portacontainer si è arenata nel canale di Suez, bloccando il traffico marittimo in entrambe le direzioni.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 95 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%.

Tornando a Piazza Affari, Leonardo arretra del 6,5% dopo il rinvio dell’Ipo della controllata statunitense DRS. Realizzi su Amplifon (-2,5%) dopo gli acquisti di ieri mentre rimbalza Stellantis (+1,2%) seguita da Eni (+1,15%) ed Exor (+1%).