Mercati Usa – Apertura positiva, in luce Intel

Partenza positiva a Wall Street, nonostante l’ipotesi che Washington aumenti le tasse sulle imprese per finanziare il piano di spese per infrastrutture e con un occhio sempre rivolto all’andamento del mercato obbligazionario.

Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq guadagnano lo 0,4%.

Nella sua audizione al Congresso Usa di ieri, la Segretaria al Tesoro Janet Yellen ha dichiarato che saranno necessari aumenti di tasse per sostenere gli investimenti pubblici previsti nel post-pandemia.

Un’opzione sul tavolo per finanziare il nuovo piano infrastrutturale da 3 mila miliardi di dollari è quella di alzare le corporate tax al 28%, dopo che l’ex presidente Donald Trump le aveva ridotte dal 35% al 21%.

La stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari sta però favorendo un rinnovato interesse per i titoli rate-sensitive come quelli tech, mentre le rassicurazioni del chairman della Fed Jerome Powell sul rischio di inflazione hanno alleviato i timori che pressioni sui prezzi possano costringere la banca centrale a una revisione della politica monetaria in senso restrittivo.

Il mercato obbligazionario resta comunque sotto i riflettori in vista delle aste di Treasuries in programma in questi giorni, tra cui l’offerta oggi di 61 miliardi di dollari di titoli a cinque anni, per verificare l’appeal tra gli investitori del debito Usa dopo la solida domanda riscontrata dai bond biennali.

Intanto, il rendimento del T-bond risale leggermente all’1,65% dopo la discesa degli ultimi giorni, mentre quello del biennale è stabile allo 0,15%.

Sul Forex il biglietto verde sale sui massimi da quattro mesi, in attesa questo pomeriggio della lettura preliminare di marzo degli indici Pmi manifatturiero. Il cambio euro/dollaro scivola a 1,182, mentre il dollaro/yen sale a 108,8.

Tra le materie prime, infine, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+3%) a 62,6 dollari e il Wti (+3,1%) a 59,5 dollari, dopo il tonfo di ieri causato dai timori su un rallentamento della ripresa della domanda di petrolio in scia ai nuovi lockdown in Europa.

Tornando a Wall Street, in evidenza Intel (+5,9%) in avvio, dopo aver svelato un piano per realizzare chip per altre società al fine di sopperire alla carenza di forniture a livello globale.