Buzzi Unicem ha chiuso il 2020 con volumi di vendita stabili, grazie al progresso negli Stati Uniti, al marginale incremento in Russia e alla stabilità della Germania che hanno compensato la variazione negativa in Italia ed Europa Orientale.
Il gruppo ha venduto 29,3 milioni di tonnellate di cemento (+0,4% rispetto al 2019) e 11,7 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (-3,1%).
I ricavi sono rimasti sostanzialmente invariati a 3,22 miliardi, con le variazioni di perimetro che hanno avuto un effetto positivo di 12,6 milioni e l’effetto cambi che è stato sfavorevole per 69,2 milioni. A parità di condizioni, il fatturato sarebbe cresciuto dell’1,8%.
L’Ebitda è aumentato del 7,2% a 781 milioni, in linea con la guidance rivista al rialzo lo scorso febbraio, con una marginalità salita al 24,2% (+160 punti base). L’effetto cambi è stato negativo per 20,6 milioni, mentre i costi non ricorrenti sono stati pari a 4,2 milioni (4 milioni nel 2019) legati principalmente a oneri legali, professionali e di ristrutturazione.
Escludendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è passato da 732,1 a 785 milioni (+7,2%), con un’incidenza sul fatturato del 24,4% (22,7% nel 2019). Il rafforzamento dei risultati operativi in Stati Uniti d’America, Germania ed Europa Orientale, Polonia in particolare, ottenuti nonostante un effetto cambio sfavorevole, hanno più che compensato il rallentamento registrato in Italia e Benelux.
L’Ebit è cresciuto dell’11,9% a 524 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 16,3% (-170 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 45,1% a 560 milioni, complice anche una diminuzione degli oneri finanziari netti da 58,6 a 0,3 milioni grazie alla variazione favorevole degli utili/perdite su cambi e del fair value degli strumenti derivati.
Le plusvalenze da realizzo partecipazioni hanno registrato un contributo positivo di 3,6 milioni, mentre i risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto sono passati da 73,8 a 173,1 milioni, di cui 103,6 milioni relativi alla cessione d’azienda realizzata da Kosmos Cement.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 242 milioni dai 568 milioni al 31 dicembre 2019, razie al favorevole andamento del flusso di cassa generato dall’attività operativa ed all’incasso del dividendo di 143 milioni, riferito alla vendita di tutte le attività della collegata Kosmos Cement, già nel primo trimestre.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Buzzi Unicem ritiene verosimile per il 2021 una diminuzione del margine operativo lordo ricorrente, rispetto agli ottimi risultati raggiunti nel periodo precedente.
Infine, il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 25 centesimi (15 centesimi per azione ordinaria e 17,4 centesimi per azione risparmio nel 2019) per azione ordinaria, con data di pagamento a partire dal 26 maggio 2021, stacco della cedola il 24 maggio 2021 e record date il 25 maggio 2021.